da Il Centro, VENERDÌ, 13 GENNAIO 2012
Rabbuffo: cancellare il fermo delle cave
Il capogruppo Fli: la norma penalizza un settore vitale
PESCARA. «Non possiamo scaricare sui lavoratori e sulle imprese i ritardi della Regione». Così il capogruppo del Fli in Consiglio regionale Berardo Rabbuffo a proposito dell’articolo 29 della Finanziaria che blocca le nuove cave (anche quelle in corso di concessione) in attesa dell’approvazione del piano regionale. «Questa sembra quasi la Finanziaria di Acerbo e degli ambientalisti», dice Rabbuffo riferendosi alla paternità politica dell’emendamento, «e la maggioranza approvandola ha dimostrato di non essere né un vero centrodestra né una vera maggioranza liberale. Proporrò una legge di modifica che oltre all’abrogazione del blocco delle concessioni preveda la redazione del Piano cave entro sei mesi, senza però penalizzare il settore, le aziende e i lavoratori».
La misura è tanto più grave, dice Rabbuffo, se si pensa che siamo la Regione del cratere e dunque «del primo cantiere d’Europa. Ma se a questo cantiere facciamo mancare la materia prima diventa difficile anche la ricostruzione».
In Abruzzo ci sono 239 cave aperte, in Italia sono 5.736 quelle attive. La Regione è in forte ritardo nella programmazione delle attività . In Italia ci sono 9 regioni nelle stesse condizioni dell’Abruzzo: il Veneto che sta provvedendo, la Calabria, il Friuli, la Basilicata, la Campania, il Piemonte, il Molise e la Sardegna. «La Regione percepisce can le escavazioni 3 milioni 750 mila euro l’anno, e il settore ha migliaia di addetti, senza considerare l’indotto. Si tratta di un settore vitalissimo. Certo, Acerbo ha ragione a chiedere un piano. Lo prevedeva già la legge 54 del 1983, poi modificata nel 1995. Ma non è stato mai fatto». «È allora giusto pensare al Piano», dice il consigliere Rabbuffo, «ma non puoi lasciare morti e feriti per la fretta di approvare un provvedimento. Tra l’altro questa norma favorisce le grandi imprese e mette in difficoltà le piccole che magari hanno un residuo di cava e si trovano nell’impossibilità di presentare un progetto di ampliamento».
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PER APPROFONDIRE:
IL RAPPORTO CAVEÂ 2011 di LEGAMBIENTEÂ
(lo invierò a tutti i consiglieri regionali)
[…] è emerso un quadro che conferma le ragioni della moratoria che abbiamo imposto con la battaglia sulla Finanziaria di fine […]