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![]() “Affrontare l’impatto del Nord Stream 2:
Gli Stati Uniti e l’Ucraina continuano a opporsi al Nord Stream 2, che consideriamo una minaccia alla sicurezza energetica europea. Gli Stati Uniti intendono continuare a utilizzare le misure previste dalla legislazione e dalla diplomazia energetica, anche attraverso la recente nomina di un alto consulente per la sicurezza energetica, per mantenere il ruolo di transito dell’Ucraina e la sicurezza dell’approvvigionamento durante questo periodo di transizione energetica e per impedire l’uso da parte del Cremlino di energia come arma geopolitica. I governi degli Stati Uniti e dell’Ucraina sostengono gli sforzi per aumentare la capacità di forniture di gas all’Ucraina da fonti diversificate.”
Ovviamente nessuna sicurezza energetica europea era minacciata. Semmai la possibilità di bloccare l’esportazione di gas russo verso l’Europa da parte della NATO.Â
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A dire il vero sulla formazione alla parità debbo aver sbagliato a cliccare ma sulle altre due proposte mi pare doveroso chiarire onde non generare equivoci perchè qualcuna/o potrebbe domandarsi come mai io sia contrario. Il no alla domanda 7 non riguarda la revisione del catasto che mi vede favorevolissimo ma un altro punto della proposta di Domani: l’introduzione dell’IMU sulla prima casa. E’ evidente che per me l’esenzione non dovrebbe riguardare le case al di sopra di un certo valore ma sono per mantenerla. Inoltre non condivido le impostazioni federaliste e penso che debba rimanere centrale il ruolo della fiscalità generale per redistribuire ricchezza e garantire servizi in una visione unitaria dei diritti fondata sulla Costituzione nella versione precedente alla sciagurata modifica del Titolo V. Inoltre eliminerei la cedolare secca e lascerei solo quella per i canoni concordati, come propongono tutti i sindacati degli inquilini. Passo alla proposta di pensione di garanzia. Certo è un miglioramento dell’attuale situazione. Però è emendativa della legge Fornero che noi invece vogliamo abolire per tornare al retributivo con una soglia per l’età pensionabile notevolmente più bassa (60 anni). Ne discende l’impossibilità di votare a favore.
Ringrazio Domani e vi invito a votare per Unione Popolare con de Magistris. Il nostro programma lo trovate qui.
![]() Carissime/i,
vi rispondo con la massima sintesi e spero chiarezza a nome di Rifondazione Comunista. Come saprete siamo tra i promotori di Unione Popolare con de Magistris e posso anticipare che le vostre domande/proposte sono in totale sintonia con il programma della nostra lista.
1. Se andrete al Governo vi impegnerete, come richiesto dal Consiglio d’Europa con lettera formale al nostro paese del 21 febbraio 2020, ad interrompere immediatamente le attività di collaborazione con la cosiddetta Guardia costiera libica, tra cui il loro finanziamento e armamento?
E’ difficile che si vada al governo ma sicuramente Rifondazione Comunista e Unione Popolare continueranno a sostenere in parlamento e nel paese, come abbiamo fatto finora, l’interruzione immediata della collaborazione con la “guardia costiera libica” ed l’abrogazione del MOU (Memorandum Of Understanding) del governo Gentiloni/Minniti che è alla base di tale cooperazione e non va rinnovato entro il 2 novembre prossimo. Mobilitarsi contro il rinnovo è un dovere. 2. Considerate il “soccorso civile”, in mare come in terra, come reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”? No, consideriamo dei criminali quelle/i che criminalizzano il soccorso e anche dal punto di vista del diritto nazionale e internazionale, l’omissione di soccorso è un reato da perseguire. 3. Siete favorevoli al ripristino immediato e urgente di una missione come Mare Nostrum e alla cooperazione con le organizzazioni della flotta civile in mare? Si, con ampi margini di manovra, ripartizione, in base alla scelta di chi fugge, nei paesi UE dei profughi, possibilità di manovra di tale missione anche nei pressi dei paesi di fuga, e non riconoscimento della cd “zona SAR (Search And Rescue) libica. Questo perché la Libia non offre “porti sicuri” e non garantisce il soccorso necessario. La gestione di tale missione, da effettuare con le risorse da sottrarre a Frontex, deve avvenire sotto il controllo del Commissario europeo ai diritti umani, della Commissione LIBE del parlamento europeo e va coadiuvata da organizzazioni umanitarie internazionali. 4. Siete d’accordo ad abrogare la Legge del 30 luglio 2002, n. 189 (Bossi-Fini) e a garantire percorsi migratori sicuri e legittimi per chiunque migri? Lo sosteniamo da sempre. E’ il nostro programma. La legge in questione non solo è causa di precarietà e fragilità dei percorsi migratori ma rende il permesso di soggiorno soggiogato al contratto di lavoro. Una legge xenofoba e fallimentare, rende meno facile l’incontro fra richiesta e domanda nel mercato del lavoro, abbassa i salari anche degli autoctoni, favorisce le condizioni di irregolarità amministrativa su cui tanti lucrano. 5. L’Italia è in grado di accogliere 142.000 rifugiati ucraini in 6 mesi, ma grida all’invasione per le 60.000 persone sbarcate in Italia nel 2021. Vi impegnerete in tutti gli organismi nazionali ed internazionali per il riconoscimento del sistema di accoglienza europeo, applicato nei mesi scorsi ai cittadini ucraini, per chiunque ne abbia titolo a prescindere dal paese di provenienza del richiedente? E’ la posizione che abbiamo sostenuto dall’inizio della guerra. Con i profughi dall’Ucraina si è attuata la direttiva europea 55/2001 finora mai applicata e che facilita, togliendo ostacoli burocratici e legislativi all’ingresso in UE. Tale direttiva va resa fruibile ad ogni fuggitiva/o da guerre, dittature o catastrofi ambientali. 6. Siete d’accordo che Frontex, il cui ruolo dovrebbe essere quello di supportare le operazioni di ricerca e soccorso dei migranti e la loro tutela, secondo quanto previsto dal suo mandato, in realtà sta cooperando con paesi che sottopongono le persone migranti a trattamenti inumani e degradanti e li espongono a pericolo di morte? Siamo per l’abolizione di Frontex. Le risorse di tale agenzia (alcuni cui dirigenti sono sotto inchiesta per respingimenti illegali e per uso non trasparente dei fondi a disposizione) vanno invece impiegate per il soccorso in mare e la garanzia di ingressi sicuri 7. Nel breve termine, vi impegnate a rispondere alle richieste e assegnare tempestivamente (entro 24 ore) un porto sicuro (POS) di sbarco alle imbarcazioni della flotta civile? Si, mettendo a disposizione i mezzi della marina italiana per garantire sostegno sanitario ed eventuale trasbordo dei profughi 8. Riconoscete la necessità e il dovere di assegnare un Place of Safety (PoS) a conclusione e risoluzione dei casi in distress che riguardano persone soccorse dalle navi della flotta civile, e non un Port of Disembarkation (PoD), concetto che si riferisce a passeggeri e merci piuttosto e che pertanto non rende giustizia allo status effettivo di naufraghi delle persone soccorse? L’idea stessa dei PoD è ipocrita ed è funzionale a praticare rimpatri coatti a coloro che (considerati come passeggeri) possono essere rimandati nei paesi di fuga o in paesi terzi senza aver vista neanche esaminata la richiesta di asilo o di protezione umanitaria. 9. Sempre nel breve termine, vi impegnate ad assicurare un pronto intervento da parte della GC italiana nei casi segnalati dalla società civile di imbarcazioni in distress dentro e fuori la zona sar italiana, ove ve ne fosse l’urgenza dovuta a grave pericolo per la vita umana in assenza di altri interventi? Laddove questo non avviene si configura non solo un crimine contro l’umanità ma una violazione di gran parte delle convenzioni internazionali. L’omissione di soccorso non può avere cittadinanza in questo Paese. 10. Vi impegnerete negli organismi nazionali ed internazionali a eliminare la politica europea di esternalizzazione dei confini e respingimento anche in Bosnia, Marocco, Turchia e in tutti gli altri contesti in cui si verificano violazioni dei diritti umani nei confronti delle persone che tentano di entrare in Europa? E’ la nostra posizione da sempre ma non riguarda solo questi paesi. Si pensi ad Egitto, paesi del Corno d’Africa, del Sahel, dell’Africa Sub sahariana, Centro America, Bielorussia, Afghanistan… Laddove ancora sono in essere vanno anche interrotti gli accordi bilaterali che in detti paesi permettono i rimpatri. Maurizio Acerbo
![]() Mike Davis sits in his writing chair his San Diego home on July 12, 2022.(Adam Perez / For The Times) Mike Davis è stato per me una guida spirituale, un esempio di intellettuale marxista che dal movement degli anni sessanta non è uscito rientrando nell’ovile del conformismo ma con la capacità di raccontare la nostra contemporaneità riscoprendo storie e tracce dimenticate e rimosse. Mike Davis è uno storico e scrittore della working class che ha scritto libri fondamentali, da Città di quarzo (manifestolibri, 1991) a Olocausti tardovittoriani (Feltrinelli, 2002), ma non tutti tradotti in Italia. Interno da sempre ai movimenti e alla sinistra radicale USA ha conservato lo sguardo internazionalista di chi si è formato durante la guerra del Vietnam. E’ stato uno dei primi a preconizzare e studiare le ondate pandemiche e sul covid ha tenuto posizioni illuminanti. Ai tempi del movimento dei movimenti, tra Seattle e Genova 2001, un amico e compagno pescarese che lavorava in California frequentava Mike Davis che gli disse di nutrire grande simpatia per Rifondazione Comunista e quando me lo riferì ne fui molto contento. L’altro giorno ho scoperto sul Guardian che sta morendo di cancro. Ho tradotto l’intervista di Lois Beckett. Per decenni, lo scrittore della California meridionale Mike Davis ha documentato ossessivamente il lato oscuro dello stato d’oro: i suoi incendi, i terremoti, gli sviluppatori immobiliari megalomani e i violenti dipartimenti di polizia.
In saggi come The Case for Letting Malibu Burn, Davis ha affermato che i disastri naturali della California non sono affatto naturali, ma il risultato dell’avidità, del razzismo e della mancanza di lungimiranza da parte dei mediatori di potere della regione. In Città di quarzo – pubblicato nel 1990, due anni prima della rivolta di Rodney King – ha descritto Los Angeles come uno stato di polizia suprematista bianco che si era commercializzato con successo come un paradiso.
È stato bollato come ” il profeta della sventura ” e alcuni lo hanno definito troppo critico, un lefty (persona di sinistra) delirante. Ma negli ultimi anni, gli avvertimenti di Davis sulla distruzione ecologica e sociale hanno cominciato a suonare sempre più profetici. Mentre la California lotta con l’aumento della disuguaglianza di ricchezza e dei senzatetto, nuove proteste contro la violenza della polizia esplodono e le ville di Malibu bruciano ancora e ancora, i suoi scritti sono diventati più rilevanti.
Tutto questo arriva mentre Mike Davis sta morendo. Quest’estate, il 76enne ha interrotto le cure per il cancro esofageo e ha iniziato le cure palliative, con una vita stimata tra i sei e i nove mesi.
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