Il personale è politico, è uno slogan sul quale si può scrivere un trattato. Una vecchia scritta anarchica diceva: “se non vivi come pensi, finirai col pensare come vivi”.  per questo, da sempre, mi sono battuto contro la separatezza della sfera politica. ho sempre considerato la riduzione delle spropositate indennità degli eletti una questione non moralistica, ma democratica. la separazione dei rappresentanti dai rappresentati (nel mio caso ho cercato sempre di essere un portavoce) si alimenta anche attraverso un trattamento economico che produce un ceto di privilegiati più interessati a salvaguardare il proprio orticello che a “gettare il proprio corpo nella lotta”. Per questo all’ultimo congresso di Rifondazione nella stesura della mozione di cui ero primo firmatario ho inserito un passaggio che cito (benefici del copia e incolla):
“Va recuperata la «connessione sentimentale» con la vasta comunità politica di Rifondazione e con l’intero «popolo della sinistra». Per rompere il muro di diffidenza rappresentato dalla visione dilagante dei politici come «casta», si rende necessaria una misura concreta di autoriforma: la fissazione di un tetto alle retribuzione di dirigenti ed eletti del Partito che sia commisurato a quello dei settori sociali che intendiamo rappresentare. Anche attraverso la capacità di incarnare nella nostra vita quotidiana, la rottura di privilegi e gerarchie, si ricostruisce il senso della politica come strumento di trasformazione collettivo”.
Noi di Rifondazione eravamo già diversi dagli altri perchè fino ad ora i nostri eletti nelle Regioni, nei parlamenti nazionale ed europeo, tra cui il sottoscritto, versavano al partito il 55% di tutti gli emolumenti schweizer-apotheke.de.
Io a dire il vero da deputato sono andato ben oltre versando anche ai livelli locali del partito, ad associazioni e movimenti nonchè alla nostra radio (non ho superato una media di 1.700 euro mensili di retribuzione da cui vanno detratti i biglietti autobus per Roma x almeno due viaggi alla settimana e l’affitto).
Nel nuovo regolamento approvato dalla direzione nazionale, in conformità di quanto detto al congresso, abbiamo stabilito che gli eletti nelle Regioni percepiranno 2.200 euro al mese (il resto andrà al partito).
Ovviamente continueremo a batterci per il taglio delle indennità di consiglieri e assessori regionali. Â
Ripresenterò in consiglio appena insediato la nostra proposta di legge regionale per il taglio drastico di indennità e diaria e l’abolizione dei vitalizi.
Rimanete sintonizzati. sarà una bella battaglia.
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[…] sul tema sono già intervenuto su questo blog: http://www.maurizioacerbo.it/blogs/?p=118 […]
[…] sul tema vedi anche: http://www.maurizioacerbo.it/blogs/?p=118 […]
[…] giornale inducesse a pensare che sono diventato un riccone. La gran parte di cittadini non conosce le regole di Rifondazione che tra l’altro a livello nazionale proprio io ho proposto all’ultimo congresso. […]
[…] culturaleâ€. Nichi e i compagni che poi fecero la scissione di Sel non votarono nemmeno il regolamento per la contribuzione degli eletti del PRC. Ora finalmente si “accorge” che il […]