Ci vuole la faccia tosta di Mauro Febbo per invocare un’ennesima proroga della perimetrazione del Parco della Costa Teatina. Il PD non sia complice del rinvio.
Il 30 giugno è prevista la scadenza per consegnare al Ministero la proposta di perimetrazione della Costa Teatina.
Davanti a una mancata proposta da parte della Regione, si deve procedere alla nomina di un Commissario ad acta che provveda alla perimetrazione.
L’Assessore Febbo, nella veste di coordinatore del tavolo per l’istituzione del Parco Costa Teatina, piuttosto che definire la perimetrazione non ha fatto altro, in questi anni, che ostacolare il progetto del Parco.
Oggi, con l’avvicinarsi della scadenza e quindi della minaccia del Commissariamento, l’assessore Febbo tenta la carta della proroga (guarda il video http://www.youtube.com/watch?v=2oDzwQKzOAQ) e cerca di rimodulare la sua opposizione feroce che ha assunto i caratteri dell’autentico boicottaggio nascondendosi dietro la richiesta di presunti “eccessivi vincoli“(quali?).
Dopo tutto questo tempo non vogliamo altre prese in giro. Il 13 aprile decine di migliaia di abruzzesi nella oceanica manifestazione a Pescara hanno detto forte e chiaro il proprio si al parco della Costa Teatina. E’ ora di passare dalle parole ai fatti.
La proroga servirebbe soltanto a perdere altro tempo e a sfruttare l’argomento Parco per l’ennesima campagna elettorale delle Regionali prevista.
Per quanto non si sia mai visto nella storia della legge 394/91 che un Parco sia stato  istituito da un Commissario ad acta, in questa fase la nostra posizione non può che appoggiare il commissariamento. D’altronde non si è nemmeno mai visto che una Regione affidi la definizione della perimetrazione a un assessore apertamente e pubblicamente anti-parco!
Sarà  probabilmente più facile dialogare con un Commissario competente, che al contrario di Febbo non potrà non perseguire l’obbiettivo dell’istituzione del Parco, che continuare il valzer delle prese in giro con l’assessore.
Si è perso troppo tempo prezioso, i Comuni necessitano di investimenti sulle aree di risulta dell’ex tracciato e di una programmazione di sviluppo del turismo ecosostenibile. Il Parco è l’unica possibilità che abbiamo per mettere in atto una nuova politica di rilancio economico del territorio.
Invitiamo il PD e in generale i parlamentari abruzzesi a non rendersi complici del tentativo di Febbo sostenendo una nuova proroga.
Maurizio Acerbo, Consigliere Regionale PRC
Paola Cianci, consigliera comunale PRC Vasto
Marco Marra, assessore PRC  Comune di Vasto
Andrea Natale, assessore PRC Â Comune di Fossacesia
Nicola Tinari, consigliere provinciale PRC Chieti
P.S.: ogni anno Febbo chiede la proroga dicendo che ci vuole un altro anno.
[…] Un fatto che illumina e rende anche chiaro il perché di tante opposizioni alla perimetrazione del Parco della Costa Teatina. Definire “contratto di sviluppo nazionale” una cosa del genere è davvero […]