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Per fermare Ombrina ci vogliono leggi non ordini del giorno!

599299_445213158889037_1443688498_nGiudichiamo positivamente l’impegno della senatrice Pezzopane ma dobbiamo far notare che un ordine del giorno costituisce un impegno non vincolante e da un partito che governa ci si attendono leggi.
A un anno dalla gigantesca manifestazione del 13 aprile un odg è una magra consolazione.
Facciamo presente che Ombrina Mare 2 è stata sbloccata da un decreto del governo Monti approvato in tempi record anche con il voto del PD.
Se l’impegno contro la petrolizzazione del PD vuole essere credibile il governo Renzi e la sua maggioranza dovrebbero con la stessa rapidità approvare un decreto legge.
Va registrato che il governo a guida PD va in direzione opposta in quanto il ministro Guidi in commissione ha apertamente sostenuto nei giorni scorsi che si va avanti con la petrolizzazione e lo shale gas in Abruzzo e in altre regioni.
La stessa proposta di modifica del titolo V della Costituzione proposta da Renzi sostanzialmente sottrae ogni possibilità alle Regioni di aver voce in capitolo sui progetti in materia energetica e toglie persino il diritto di esprimere l’intesa sui progetti.
In sintesi il PD propone e vota leggi a favore della petrolizzazione e al tempo stesso risoluzioni per fermarla.
Leggi e decreti rimangono quelli che chiede Confindustria, ma a chi protesta nei territori si concede qualche ordine del giorno.

Enzo Di Salvatore, docente università di Teramo, candidato Lista L’Altra Europa con Tsipras

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC-SE, candidato presidente di sinistra e ambientalista della Regione Abruzzo

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