Community

Already a member?
Login using Facebook:
Powered by Sociable!

Archivi

BORSACCHIO: SMASCHERATO IL TRUCCO DI CHI VUOLE LA SPECULAZIONE

stopalconsumoditerritorio-300x289“A causa dei circa 700 emendamenti presentati, la votazione sulla proposta di legge sul Borsacchio si è protratta fino a mezzanotte per poi essere rinviata al prossimo consiglio. L’atteggiamento del Consigliere Maurizio Acerbo è puramente ideologico e si traduce nella volontà di conservare una situazione di fatto ingiusta che penalizza i residenti e le numerose attività turistiche presenti nella zona

dal comunicato del consigliere BERARDO RABBUFFO, FLI

La lunga battaglia ostruzionistica che abbiamo condotto in aula sul Borsacchio è servita non solo a far rinviare il progetto di legge sciagurato di Rabbuffo sostenuto da PDL e PD e a suscitare il malumore del centrodestra, ma anche a fare chiarezza sulle reali intenzioni di chi vuole a tutti i costi la riperimetrazione della Riserva.

E’ venuto fuori in maniera evidente anche a cechi e sordi che la posta in gioco non è la soluzione dei problemi generati dal ritardo nell’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico, ma lo sblocco di aree vincolate per realizzare nuova edificazione privata.

Per dirla con Francesco Rosi o Italo Calvino: speculazione edilizia!

La realtà è che tante famiglie sono state prese in ostaggioda politicanti senza scrupoli che hanno usato il loro disagio per ottenere ben altri risultati.

Noi in Consiglio abbiamo proposto per l’ennesima volta di approvare una norma che consenta agli edifici esistenti di realizzare tutti gli interventi previsti nel PRG al momento dell’approvazione della Riserva e per quant o riguarda i camping abbiamo proposto che godano della stessa normativa prevista per le altre strutture che si trovano fuori del perimetro della riserva.

Quindi da parte nostra nessun ostacolo al “rilancio delle attività ricettive” esistenti.

Per quanto riguarda il Comune di Giulianova abbiamo proposto che siano resi possibili tutti gli interventi previsti dal contratto di quartiere, dal PRG, ecc.

La soluzione da noi proposta inutilmente per mesi è stata avanzata dallo stesso direttore Sorgi in commissione, ma dopo un’apparente consenso generale si è tornati all’originale idea della riperimetrazione perché l’obiettivo che vogliono raggiungere è un altro.

Un problema che poteva essere risolto da anni in cinque minuti è stato fatto incancrenire perché un ceto politico trasversale vuole a tutti i costi reintrodurre la nuova edificazione laddove la Riserva l’ha impedita.

Dispiace che l’operazione coinvolga anche il PD e che il consigliere Ruffini abbia contribuito a tenere il numero legale per una serata intera.

Va inoltre sottolineato  che è particolarmente desolante che in Consiglio Regionale si debba assistere al continuo andirivieni di consiglieri per consultarsi con titolari di interessi privati presenti in sala e che a loro si chieda se una mediazione va bene o meno.

Consigliamo al capogruppo Venturoni, già coinvolto in inchieste giudiziarie per il suo disinvolto rapporto con l’imprenditoria, di evitarci simili spettacoli.

Il top si è raggiunto quando il noto esperto di problemi paesaggistici e ambientali, Lanfranco Venturoni, ha cominciato a minacciare di presentare un emendamento per cancellare del tutto la riserva del Borsacchio.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

……………………………………………………………………………………………………………………………………………….

pubblico la relazione inviata dal WWF a tutti i consiglieri regionali che ieri abbiamo letto in aula almeno 10 volte durante l’ostruzionismo:

21 marzo 2011
 
Riserva Borsacchio: il WWF invia la relazione tecnica.

“La zona costiera della Riserva del Borsacchio ha il punto di maggiore interesse naturalistico in corrispondenza della pineta prospiciente la Villa Mazzarosa e della fascia dunale.
Pur se di ridottissime dimensioni, l’area rappresenta una importantissima riserva di biodiversità, unica ed ultima area di rifugio per numerose specie vegetali, animali e fungine.
Per questo motivo, già nel 1998, la Commissione Tecnica Scientifica della Regione Abruzzo la propose come Sito di Interesse Regionale (SIR) ed il Dipartimento di Scienze Ambientali della Università dell’Aquila come “Riserva Naturale Controllata” ai sensi della LR 21 Giugno 1996 n. 38.
L’importanza naturalistica e scientifica del segmento costiero della Riserva, con riferimento alle emergenze botaniche, è relativa ai tre livelli di conoscenza della biodiversità vegetale e cioè la flora, la vegetazione e il paesaggio.
Per quanto riguarda il primo livello, si sottolineano le numerose prestigiose presenze, che annoverano entità di notevole interesse fitogeografico e conservazionistico.
Le specie vegetali censite lungo il litorale ammontano a circa 120; tra le entità di maggiore importanza si segnalano le seguenti specie molto rare in Abruzzo ed inserite nelle liste rosse come piante gravemente minacciate o vulnerabili:
Polygonum maritimum, Spergularia media, Medicago marina, Linum maritimum subsp. maritimum, Chamaesyce peplis, Calystegia soldanella, Verbascum niveum subsp. garganicum, Limbardia crithmoides subsp. crithmoides, Pancratium maritimum, Iris foetidissima, Romulea rollii, Erianthus ravennae.
Con riferimento alla vegetazione, si evidenzia che sono state rilevate 7 comunità vegetali tipiche dei litorali sabbiosi, di cui 4 di interesse comunitario (Direttiva Habitat 92/43/CEE) e precisamente:
– Vegetazione annua delle linee di deposito marine (codice Natura 2000: 1219);
– Pascoli inondati mediterranei (codice Natura 2000: 1410);
– Prati dunali di Malcolmietalia (codice Natura 2000: 2239);
– Foreste dunali di Pinus pinea e/o Pinus pinaster (codice Natura 2000: 2270).
L’area è inoltre inserita nella lista internazionale dei “Loci Typici” in quanto vi è stata rinvenuta una specie nuova per la scienza denominata Boletus martaluciae ed è l’unica stazione adriatica di una importante specie di Coleottero.

Per quanto concerne il paesaggio, inteso non solo nell’accezione soggettiva di “veduta”, ma caratterizzato soprattutto attraverso i principi ed i metodi delle scienze geobotaniche, si mette in evidenza che i complessi di vegetazione che identificano le sequenze topografiche delle comunità vegetali lungo i litorali sabbiosi sono stati, in Abruzzo, quasi del tutto cancellati dalla disordinata e non pianificata antropizzazione, che ha portato alla banalizzazione di questo importante sistema paesaggistico-ambientale, con conseguente perdita del suo intrinseco significato identitario.

Naturalità e potenzialità
Se è vero che la Riserva è interessata da impatti antropici, è anche vero che in Italia non vi sono habitat totalmente naturali. D’altronde anche la Direttiva Habitat si occupa di conservazione degli habitat naturali e seminaturali, oltre che della flora e della fauna selvatiche.
Nel nostro caso, inoltre, si tratta di habitat a carattere residuale, in via di scomparsa, che vanno quindi protetti in modo rigoroso, al fine di non perdere le ultime vestigia della storia naturale della costa abruzzese.
Infine è fondamentale considerare, nei confronti della Riserva, le potenzialità biologiche del territorio. In tale ottica, anche ambiti attualmente privi di emergenze geobotaniche, purché non interessati da interventi di urbanizzazione irreversibili, costituiscono nel nostro caso preziose e rare occasioni di tutela, in considerazione della elevata capacità di recupero degli ecosistemi costieri litoranei.”

Giovanni Pacioni, ordinario di Biologia Vegetale Ambientale ed Applicata

Gianfranco Pirone, ordinario di Ecologia Vegetale

21 Marzo 2011

Leave a Reply