I dati e le considerazioni del dott. Silvestre raccontati nel bel servizio di Pietro Lambertini “Smog, picco di allergie nei bambini” su il Centro di giovedì scorso confermano quanto sia fondata la nostra battaglia per la mobilità sostenibile e la nostra critica dell’approccio obsoleto e autocentrato dell’attuale amministrazione (lo stesso centrosinistra quando era al governo della città non è stato particolarmente coraggioso).
La tutela della salute pubblica e la vivibilità della città dovrebbe essere il principale obiettivo dell’amministrazione comunale e non l’assecondare demagogicamente le richieste di categorie come i balneatori o i commercianti né le cattive abitudini di cittadini che usano l’automobile anche per i piccoli spostamenti.
Quando si celebra come un successo straordinario l’aver trasformato la strada-parco in un parcheggio invece di farci transitare sopra i bus navetta è evidente che la politica cittadina incentiva pessime abitudini alla ricerca di facile consenso.
Come giustamente ci ricorda il dott. Silvestre:
“Pescara è tra le 30 città più inquinate di Europa, dopo Milano e prima di Napoli per il pm 10. Di certo, però, Pescara non è una metropoli, non ha il volume di auto di una grande città e non ha un’area industriale sviluppata come Milanoâ€.
Questi dati dovrebbero togliere il sonno agli amministratori comunali e spingerli verso scelte coraggiose in direzione della mobilità sostenibile.
Invece a Pescara la ztl che avrebbe dovuto liberare dalla morsa delle auto il quadrilatero centrale è finita in un cestino insieme al pur moderato piano traffico, le aree pedonali sono quasi inesistenti, gli autobus continuano a viaggiare troppo lenti nel traffico senza corsie protette, si tagliano le corse dei bus invece di aumentarle e il bike-sharing è un servizio inesistente.
Amministratori che ritengono che sia un diritto sacrosanto quello di parcheggiare l’automobile davanti allo stabilimento balneare sono l’antitesi della mobilità sostenibile.
Se non si ha il coraggio nemmeno di chiedere ai bagnanti di parcheggiare la domenica sull’area di risulta e di recarsi al mare con bus navetta figurarsi se si riuscirà a riorganizzare la mobilità verso modelli di sostenibilità ambientale.
La mobilità sostenibile non è una stranezza da ecologisti della sinistra radicale come Maurizio Acerbo ma una necessità se vogliamo tutelare la salute dei cittadini e in particolare dei bambini e anche recuperare una migliore qualità della vita urbana per tutti.
Nonostante l’Unione Europea dal 1994 con la Carta di Aalborg abbia sancito i principi su cui riorganizzare le politiche della mobilità , al Comune di pescara, e nel resto della Regione, si continua a ragionare con la mentalità di trenta anni fa.
Per questo ho inserito larghi passi della Carta di Aalborg del ’94 e degli obiettivi Aalborg+10 del 2004 nella mozione sulla mobilità approvata di recente in Consiglio Comunale. Spero che i nostri amministratori li abbiano letti ma ne dubito.
le politiche della mobilità a livello europeo tendono a disincentivare l’uso dell’automobile nel trasporto urbano e a garantire alternative più sostenibili in grado di ridurre congestione, rumore e soprattutto inquinamento;
Eppure la Carta di Aalborg, approvata alla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg, Danimarca il 27 maggio 1994 è stata recepita dal Comune di Pescara, ed è consultabile sul sito del Comune.
La Carta recita per quanto riguarda la mobilità sostenibile: “Le città si impegneranno per migliorare l’accessibilità e sostenere il benessere sociale e lo stile di vita urbano pur riducendo la mobilità . E’ divenuto ormai imperativo per una città sostenibile ridurre la mobilità forzata e smettere di promuovere e sostenere l’uso superfluo di veicoli a motore. Sarà data priorità a mezzi di trasporto ecologicamente compatibili (in particolare per quanto riguarda gli spostamenti a piedi, in bicicletta e mediante mezzi pubblici) e sarà al messa al centro degli sforzi di pianificazione la realizzazione di una combinazione di tali mezzi. I mezzi di trasporto individuali dovrebbero avere nelle città solo una funzione ausiliaria per facilitare l’accesso ai servizi locali e mantenere le attività economiche della città â€.
Anche nel 2004 è stata confermata con Aalborg +10 la medesima impostazione:
“MIGLIORE MOBILITÀ, MENO TRAFFICO
Riconosciamo l’interdipedenza di trasporti, salute e ambiente e ci impegniamo a promuovere scelte di mobilità sostenibili. Lavoreremo quindi per:
1. ridurre la necessità del trasporto motorizzato privato e promuovere alternative valide e accessibili.
2. incrementare la quota di spostamenti effettuati tramite i mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta.
3. promuovere il passaggio a veicoli con basse emissioni di scarico.
4. sviluppare un piano di mobilità urbana integrato e sostenibile.
5. ridurre l’impatto del trasporto sull’ambiente e la salute pubblicaâ€.
Sta alla politica e ai cittadini pescaresi decidere se vogliamo prendere esempio da Copenhagen o dalle congestionate città del terzo mondo!
Purtroppo mi pare che marciamo nella seconda direzione.
Maurizio Acerbo, consigliere comunale PRC
P.S.: il dott. Silvestre invita a non piantare alberi che provocano allergie consigliando i pini. Anche in questo campo l’amministrazione brilla avendone tagliati a decine a Largo Baiocchi e dintorni.
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