E IL PDL IN ABRUZZO SI FINGE SOLIDALE!
L’attenzione generale si è concentrata in Abruzzo sui famigerati fondi Fas che in molti casi sono destinati a progetti obsoleti se non dannosi su cui ci sarebbe molto da discutere.
Meriterebbe almeno una pari attenzione il massacro in corso delle politiche sociali e il grido di dolore che arriva dai disabili.
La manovra aggrava una situazione già disperata in conseguenza dei tagli ai trasferimenti per le politiche sociali operati dal governo Berlusconi negli ultimi due anni.
La non sufficiente integrazione dei fondi da parte della Regione Abruzzo ha già determinato un’emergenza con servizi tagliati e crisi di decine di cooperative sociali.
Su questo quadro drammatico è calata come una mannaia l’ultima manovra che giustamente la Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha definito “massacro delle persone con disabilità â€.
Giustamente le associazioni a Pescara hanno celebrato il “funerale della disabilità †perché siamo davvero di fronte a una vergognosa cancellazione di quel poco di stato sociale che c’era in Italia.
Ieri con grande dignità e determinazione i rappresentanti delle associazioni dei disabili hanno illustrato nel corso dell’audizione in Quinta Commissione il dramma che stanno vivendo e le conseguenze della manovra economica.
Dispiace dirlo ma la Presidente Verì e gli altri esponenti del centrodestra non possono cavarsela con il buonismo. E’ il loro governo che propone, sono i loro parlamentari che stanno votando questi provvedimenti antisociali. Anche sul piano regionale vi sono delle pesanti responsabilità per non aver per  tempo lavorato al reperimento di risorse aggiuntive rimodulando tassazione e canoni come da noi proposto. Ricordiamo che da tempo abbiamo presentato il progetto di legge “vita indipendente†che la maggioranza non ha mai posto all’ordine del giorno dei lavori.
 Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra sosterranno ovunque e dovunque le sacrosante rivendicazioni delle associazioni dei disabili contro un manovra economica che dà il colpo di grazia ai diritti sociali di milioni di cittadini.
Non è moralmente accettabile che questo governo per non far pagare la patrimoniale ai ricchi aumenti ulteriormente aumentato i tagli agli enti locali, che determineranno la chiusura dei servizi essenziali, e colpisca con la delega assistenziale e fiscale le famiglie con figli a carico, indennità di accompagnamento, invalidità e reversibilità .
E’ criminale prevedere nella Manovra di luglio e in quella in via di approvazione una delega al Governo per la riforma assistenziale e fiscale che deve recuperare 40 miliardi di euro in tre anni colpendo la parte più sofferente della popolazione (disabili, bambini in difficoltà , anziani, non autosufficienti).
Pensare di far cassa colpendo i supporti economici ai disabili e alle loro famiglie (invalidità , reversibilità , indennità di accompagnamento) e tagliando i servizi sociali è davvero indecente.
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Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC-Federazione della Sinistra
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