Al Presidente
Del Consiglio Regionale
Dott. Avv. Nazario Pagano
SEDE
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INTERPELLANZA N. 298
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(Centrale a Biomasse Ditta Power Crop)
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Premesso che
l’Art.5, comma 7, del DPR.357/97 e ss.mm.ii. recita: “La valutazione di incidenza di piani o di interventi che interessano proposti siti di importanza comunitaria, siti di importanza comunitaria e zone speciali di conservazione ricadenti, interamente o parzialmente, in un’area naturale protetta nazionale, come definita dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394, è effettuata sentito l’ente di gestione dell’area stessa.â€;
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la Ditta Power Crop nelle controdeduzioni alle osservazioni ha fornito una cartografia nella quale si evidenzia il bacino di approvvigionamento della Centrale di Avezzano;
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dalla stessa cartina si evidenzia che saranno interessati i territori delle quattro Province abruzzesi, di quattro Province della Regione Lazio, della Provincia di Isernia e di tre parchi nazionali (Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga; Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Parco nazionale della Majella);
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non risulta che il Comitato CCR-VIA abbia preventivamente sentito gli Enti Parco secondo quanto previsto dal Dpr.357/97:
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Visto che
-l’art.271 del Dlgs 152/2006 prevede espressamente che gli enti nell’autorizzare nuovi scarichi “…devono altresì valutare il complesso di tutte le emissioni degli impianti e delle attività presenti, le emissioni provenienti da altre fonti e lo stato di qualità dell’aria nella zona interessata. . I valori limite di emissione e le prescrizioni fissati sulla base di tale istruttoria devono essere non meno restrittivi di quelli previsti dagli Allegati I, II, III e V alla parte quinta del presente decreto e di quelli applicati per effetto delle autorizzazioni soggette al rinnovo.â€
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-l’art.22 comma 3 del Dlgs 152/2006 recita
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“Lo studio di impatto ambientale contiene almeno le seguenti informazioni:
………
c) i dati necessari per individuare e valutare i principali impatti sull’ambiente e sul patrimonio culturale che il progetto può produrre, sia in fase di realizzazione che in fase di esercizio;
constatato che
lo studio presentato dalla Ditta è basato sui dati delle qualità ambientale di Ovindoli, comune posto all’interno del Parco Sirente-Velino a quota 1376 metri sul livello del mare, peraltro con dati che si riferiscono a due sole campagne di monitoraggio condotte a luglio per un totale di 18 giorni (dal 04-07-2006 al 09-07-2006 e dal 03-07-2007 al 15-07-2007), peraltro questo arco temporale di monitoraggio è totalmente difforme rispetto a quanto previsto dalle normative comunitarie in materia di monitoraggio della qualità dell’aria per il quale sono necessari almeno 270 gg di monitoraggio;
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il Borgo Incile di Avezzano è posto a 660 metri di quota in una conca intermontana in un contesto orografico e ambientale totalmente diverso da quello a cui si riferiscono i dati della qualità dell’aria usati;
 considerato che
appare del tutto evidente l’uso fuorviante dei dati di una ridente località montana di villeggiatura per verificare l’impatto delle emissioni di una centrale di tale rilevanza, che brucerà oltre 270.000 tonnellate/anno di biomassa; sarebbe come valutare l’impatto delle centrale di Porto Tolle usando i dati della qualità dell’aria del Monviso;
 un rappresentante della direzione Urbanistica ha replicato in commisione, a tale critica, sostenendo che il Comitato CCR-VIA ha prescritto la localizzazione di una centralina, come se questo fatto, che attiene al monitoraggio della fase di esercizio, potesse equivalere alla valutazione ante operam di un intervento di decine di milioni di euro, che è lo scopo precipuo della Valutazione di Impatto Ambientale e, cioè, quello di prevedere eventuali impatti sull’ambiente basandosi su dati obiettivi delposto (e non certo quelli di Ovindoli);
 tenuto conto che
esistono tutti i presupposti per una procedura di infrazione comunitaria per palese inosservanza delle normative comunitarie in materia di qualità dell’aria, procedura di valutazione di impatto ambientale e di valutazione di incidenza ambientale, che sarebbe estremamente onerosa per la Regione Abruzzo;
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i sottoscritti, consiglieri regionali, Maurizio Acerbo e Antonio Saia,
interpellano
il Presidente della Giunta Regionale
per sapere
 se non ritenga opportuno riconvocare immediatamente, in autotutela, il Comitato CCR-VIA al fine di riesaminare la pratica;
 se siano stati, ufficialmente, richiesti i pareri ai tre enti parco nazionali e al parco sirente-velino;
 se non ritenga che la procedura debba essere svolta su dati ambientali di qualità dell’aria esclusivamente della zona oggetto dell’intervento.
 L’Aquila, 12.10.2011
                                                              Maurizio Acerbo Â
                                                             Antonio Saia
per maggiori informazioni il sito del comitato marsicano no Powercrop
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