Condivido la preoccupazione espressa dalla Confesercenti rispetto all’autentico genocidio del commercio pescarese.
I dati parlano da soli.
Più che il centro commerciale naturale tra poco avremo un cimitero.
A Pescara non si può dare la colpa soltanto alla crisi economica mondiale e nazionale.
 Nel silenzio generale sta andando avanti il progetto di ampliamento del Città S.Angelo Village.
Si tratta non di un piccolo intervento ma di 101.091 mq da destinare a un “Company Store Village” dove le case produttrici venderanno non solo le collezioni passate ma offriranno il proprio prodotto con forti riduzioni di prezzo.
Un impatto devastante sul commercio lo ha avuto il proliferare selvaggio della grande distribuzione che ha letteralmente cinto d’assedio la città di Pescara e occupato con un’invasione di capannoni persino in zona di esondazione del fiume il territorio della area metropolitana.
Abbiamo la più alta densità di centri commerciali d’Europa concentrata in questa area e la normativa regionale più liberista rispetto ad aperture domenicali e festive.
Per questo è stata sacrosanta la battaglia condotta da Rifondazione per un’ulteriore moratoria di due anni alle nuove aperture e la riduzione del numero delle aperture domenicali e festive.
Purtroppo debbo constatare che il processo di proliferazione di strutture commerciali continua nei comuni limitrofi al di fuori di qualsiasi idea di programmazione territoriale e con un impatto socioeconomico, paesaggistico e ambientale devastante.
La politica non ha nulla da dire tranne chiedere assunzioni per i propri protetti?
Il progetto è già all’esame della Regione ed è possibile consultarlo sul sito tra le Pratiche depositate in pubblica visione per la Valutazione di Impatto Ambientale.
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“I fabbricati legati al programma funzionale 2 individuati in cinque lotti separati avranno una superficie utile lorda complessiva di mq 20.000 con una superficie commerciale di mq 12.500 e una superficie paracommerciale di mq 1.750. Al piano terra sono previsti gli esercizi commerciali o paracommerciali di diversa dimensione con accesso dal livello di piano terra, con i relativi spazi funzionali disposti in diretta connessione con le aree a comune. Sempre al piano terra, sono ubicati i servizi igienici riservati al pubblico uno per ogni struttura di vendita. Al piano primo sono previsti soppalchi a supporto delle attività commerciali o paracommerciali direttamente accessibili dall’interno delle unità †(dalla relazione tecnica).
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L’amministrazione comunale di Città S.Angelo, come d’altronde le altre della zona, prosegue sulla linea dell’espansione infinita di capannoni e cemento.
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Ma cosa dice la Regione? Cosa dice la politica e la società pescarese?
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Cosa dicono i partiti?
Sono tutti d’accordo per spartirsi assunzioni o altro?
Se è così non vengano poi a parlarci dei problemi del commercio!
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 Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
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P.S.: segnalo un racconto di Molecola da leggere e votare cliccando “mi piace” sul sito del Festival delle letterature. Il Città Sant’Angelo Village è uno sponsor del festival e questo rende il racconto molecolare ancor più meritevole di un click. Â
[…] dello shopping day per denunciare che nel silenzio generale è all’esame della Regione Abruzzo il progetto di raddoppio del Città S.Angelo Village con altri 101.091 mq. Abbiamo mostrato la planimetria del progetto per lanciare l’allarme e chiedere che la politica e […]
[…] del Città S.Angelo Village all’ordine del giorno del comitato V.I.A. del prossimo 26 aprile. Questione che ho sollevato mesi fa senza trovare praticamente eco sui giornali e tv locali e devo dire nessuna particolare attivazione […]