Al suo terzo passaggio in Consiglio Regionale è stata finalmente approvata la “legge comunitaria” ovviamente depurata delle norme controverse che ci avevano costretto alla presentazione di centinaia di emendamenti ostruzionistici.
Rispetto ai toni bellicosi della precedente seduta è prevalso nel PDL un atteggiamento più disponibile anche perchè un rinvio all’anno prossimo della legge avrebbe esposto l’Abruzzo a rischi di infrazione.
Avendo la maggioranza finalmente accettato i nostri emendamenti abbiamo consentito una rapida approvazione del provvedimento.
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Dunque niente via libera agli inceneritori,
divieto di realizzare su aree agricole impianti di trattamento e lavorazione rifiuti che sono possibili solo nelle aree industriali e artigianali,
presenza degli ambientalisti nel comitato tecnico di coordinamento regionale,
niente monetizzazione del rischio ambientale,
questi sono alcuni degli obiettivi raggiunti con i nostri emendamenti.
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Inoltre sono stati stralciati su nostra tutti gli articoli relativi all’elettromagnetismo.
E’ stato sventato il tentativo da parte della maggioranza di riscrivere la normativa regionale utilizzando uno strumento improprio come una legge di adeguamento alle normative comunitarie.
La maggioranza ovviamente ha legittimamente tutto il diritto di ripresentare le sue proposte sui rifiuti o su altre materie ma attraverso provvedimenti ad hoc che consentano approfondimento e coinvolgimento dell’opinione pubblica nel dibattito.
Noi continueremo a batterci per una politica dei rifiuti che ci collochi sulle frontiere più avanzate della riduzione, del riciclo e del riuso. L’Abruzzo non dovrebbe esserela regione verde d’Europa?
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
Antonio Saia, consigliere regionale PdCI
MORALE DELLA FAVOLA: oggi è stata una buona giornata: in Consiglio Regionale abbiamo stoppato inceneritori ecc. A Pescara mobilitazione di Rifondazione e movimento accende i riflettori sui sindaci che rinviano per l’ennesima volta aumento bollette dell’acqua. Niente di speciale ma dimostrazione pratica che “partito” e movimento servono entrambi. Presenza combattiva all’interno delle istituzioni ma sempre in azione coordinata con chi sta fuori del Palazzo. Politicanti e antipolitica sono due facce della stessa medaglia. Abbiamo bisogno di attivisti e militanti fuori e dentro le istituzioni per “togliere la politica dalle mani dei politicanti” (lo scrissi su uno striscione 25 anni fa e non ho cambiato idea).
[…] di FLI come già fatto con il capogruppo PDL Venturoni nella poi vinta battaglia per la depurazione della legge comunitaria. Pare che i nostri emendamenti abbiano suscitato parecchie preoccupazioni […]