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Bene Brutti sull’anagrafe degli eletti

Comunicato stampa

 

D’accordo con Brutti:

ora lo spieghi a De Dominicis


Mi sembra assai positivo che il commissario Massimo Brutti all’assemblea regionale del PD abbia proposto di adottare l’anagrafe degli eletti.

La trasparenza è il miglior antidoto contro la degenerazione della politica.

Ricordo che la Regione Abruzzo, su iniziativa di Rifondazione Comunista, è stata la prima ad approvare con legge regionale l’istituzione dell’ANAGRAFE DEGLI ELETTI su internet poche settimane prima del voto.


Inoltre da mesi Rifondazione sta presentando la norma anche negli enti locali dove è presente (il Comune di Tocco che ha un sindaco di Rifondazione è stato il primo in Abruzzo ad approvarla).
Non è assolutamente vero, quindi, come riporta un giornale che si tratti di “un’operazione trasparenza mai tentata prima, né in Abruzzo né altrove”.
La nostra norma regionale prevede che i cittadini possano conoscere con facilità non soltanto l’attività svolta dai vari enti, ma anche tutti i dati inerenti l’attività degli eletti. i cittadini devono poter conoscere l’operato di ogni singolo consigliere e assessore regionale. Quante volte sono presenti e assenti. Come e se lavorano. Se sono assenteisti o quante volte e come votano, in consiglio o nelle commissioni, le loro interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno, prese di parola.
E ancora: quali le loro situazioni patrimoniali, immobiliari, finanziarie, fiscali, societarie, i loro incarichi remunerati, chi li ha finanziati in campagna elettorale, ecc. Ovviamente la norma riguarda anche tutto ciò che concerne le nomine, gli incarichi e consulenze esterne, le società interamente pubbliche e quelle partecipate, insomma la pubblica amministrazione tutta. Tutte informazioni indispensabili a garantire al cittadino un voto consapevole. Adesso bisognerà battersi perchè quanto previsto nella norma sia effettivamente realizzato e ci attendiamo da Chiodi e dal nuovo presidente del Consiglio regionale un’immediata attuazione.
Faccio presente a Brutti che la delibera è stata discussa anche nel Consiglio Provinciale di Pescara su iniziativa del nostro consigliere Sandro Di Minco.
Purtroppo la delibera non è stata approvata perchè il presidente De Dominicis (PD) ha chiesto un supplemento di riflessione essendo “perplesso” sulla norma che impone di rendere pubblici anche contributi e donazioni ricevuti da consiglieri e assessori.
Speriamo che ora la delibera vada avanti visto che proprio Brutti ha chiarito l’importanza della trasparenza in questo campo.
I cittadini devono conoscere quali siano i rapporti che intercorrono tra rappresentanti nelle istituzioni e soggetti privati.
Ci aspettiamo che nei prossimi giorni tutti gli enti locali abruzzesi governati dal PD procedano all’istituzione della delibera sull’Anagrafe degli eletti.
Auspico che l’On.Brutti prosegua nell’opera di rinnovamento nonostante le resistenze dei cacicchi locali che non sembrano disposti a fare passi indietro neanche quando colpiti da provvedimenti giudiziari.

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

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annotazione:

Sul quotidiano il Centro leggo che l’anagrafe degli eletti sarebbe “un’operazione trasparenza mai tentata prima, né in Abruzzo né altrove”. E’ evidentemente una fesseria perchè i Radicali portano avanti da mesi una campagna nazionale e Rifondazione in Abruzzo l’ha già trasformata in legge. Perchè dunque l’articolista deve esagerare in maniera così sperticata rispetto ai propositi di rinnovamento del PD? Semplice. Il Centro, come tutti i quotidiani del suo gruppo editoriale, è organico al PD. Dopo aver riempito le sue pagine di Del Turco e D’Alfonso, ora cerca di investire sull’operazione Brutti. A me fa piacere perchè Brutti è una brava persona e sta dicendo cose giuste, musica per le mie orecchie. Continua a non piacermi il fatto che il nostro principale quotidiano locale tenda a “sottodimensionare” la sinistra e a incensare e sponsorizzare un PD la cui degenerazione in Abruzzo è anche responsabilità di un’informazione che poco ha raccontato gli aspetti meno edificanti di quel sistema di potere. Lo dico perchè non sono solo contro Berlusconi, ma anche contro il berlusconismo che mi pare egemone nel centrosinistra.

da il Centro, DOMENICA, 18 GENNAIO 2009:
  
Il commissario: un dovere verso i cittadini. La politica deve essere capace di controllare se stessa 
 
Pd, trasparenza sui redditi degli eletti 
 
Brutti propone al partito l’anagrafe degli amministratori 
 
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 PESCARA. Il Partito Democratico abruzzese si prepara a pubblicare su internet (sul futuro Portale dei
democratici) l’Anagrafe pubblica dei propri eletti alle cariche amministrative. Il progetto è stato annunciato dal commissario del Pd Massimo Brutti durante l’assemblea di sabato all’aeroporto di Pescara.
Per Brutti l’anagrafe deve essere uno «strumento di partecipazione e trasparenza del partito, a
cominciare dal rapporto tra i propri rappresentanti nelle istituzioni e i cittadini».
 Per portare avanti il progetto Brutti chiederà al Pd abruzzese di modificare lo statuto regionale del partito perché vi si preveda appunto l’impegno degli eletti ad aderire all’anagrafe. Di cosa si tratta?
Spiega Brutti nella sua relazione all’assemblea che l’anagrafe degli eletti democratici servirà a
«rendere note le proprie fonti di reddito (stipendi, rimborsi, gettoni di presenza ed ogni altra retribuzione o guadagno percepito), a far conoscere il proprio patrimonio; a dichiarare non solo i finanziamenti ricevuti, ma anche i doni (che se superiori ad un valore modico non dovrebbero essere accettati da chi ha responsabilità politiche); e poi, per quel che riguarda l’attività istituzionale, a documentare le proprie votazioni, le proposte di legge, le delibere assunte, le presenze nelle assemblee elettive, ecc.
Chi sceglie l’impegno politico, chi rappresenta i cittadini ha un dovere in più», spiega Brutti «quello
di rendere trasparenti tutti i propri comportamenti e le proprie scelte».
 Per il commissario del Pd abruzzese anche la trasparenza delle attività amministrative va garantita
con il massimo di rigore. «Quali sono le spese? Quali gli appalti? Vi sono consulenti? Come vengono
scelti? Quali sono i contratti e quali le retribuzioni? Su quali capitoli di spesa dell’amministrazione
vengono pagati? A quanto ammontano le spese per gli staff, per gli uffici, per gli eventuali viaggi
istituzionali sia dell’eletto sia dello staff (di cui va documentato lo scopo istituzionale), le spese telefoniche e per la dotazione informatica?» Queste le domande alle quali l’anagrafe dovrà dare risposta.
Un’operazione trasparenza mai tentata prima, né in Abruzzo né altrove (proposte analoghe sono state avanzate dai Radicali e, in Abruzzo, da Rifondazione comunista per gli eletti in Regione). Ma per Brutti si tratta di un passo inevitabile, perché «La politica deve essere capace di controllare e riformare se stessa, prima che si attivino i controlli giudiziari».
 Ora toccherà al partito dare la risposta. Brutti ne parlerà nei molti incontri che ha in programma.
Prima di tutto nella conferenza degli amministratori del partito, che ha annunciato di voler convocare
per fare un bilancio di ciò che è stato fatto e per parlare degli obiettivi futuri. E certamente con i nuovi consiglieri regionali che saranno i primi ad essere investiti del problema della trasparenza, per ovvi motivi. (cr.re.)

2 comments to Bene Brutti sull’anagrafe degli eletti

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