ABRUZZESI PIU’ FURBI DEGLI ISCHITANI (PER ESEMPIO A SILVI)
DOMANI IN CONSIGLIO REGIONALE LO SCEMPIO DI SILVI
La bella puntata della trasmissione di Riccardo Iacona “Presa Diretta†dedicata alla cementificazione selvaggia del nostro paese (la puoi vedere sul sito) meriterebbe un’appendice abruzzese.
Infatti la nostra Regione, soprattutto sulla costa, è oggetto di un’aggressione della speculazione edilizia che merita il massimo di attenzione.
Se a Ischia fanno gli abusi, da noi grazie all’attivismo di sindaci, consigli comunali e con la complicità della Regione si costruisce ovunque ma in maniera formalmente legale persino sulle aree di tutela paesaggistica.
Se in Lombardia si usano espedienti vari per aggirare il Piano cave, in Abruzzo non ce n’è bisogno visto che il Piano cave non c’è proprio.
Gli abruzzesi sono più furbi degli ischitani: perché fare abusi se si può facilmente chiedere e ottenere dal Comune e dalla Regione lo stralcio di un’area dal piano paesistico?
E’ quello che accade sistematicamente da anni in Abruzzo grazie a un’interpretazione piuttosto discutibile delle leggi vigenti che ha goduto di una complicità bipartisan.
Dopo l’albergo sulla spiaggia a Francavilla e il centro commerciale in zona di esondazione del fiume Pescara ora altre strutture commerciali sorgeranno lungo la statale adriatica in zona paesistica a Silvi (Te).
Domani torna in Consiglio Regionale la variante al Piano Paesistico Regionale proposta dal Comune di Silvi al fine di rendere edificabili aree al momento vincolate.
La cementificazione di Silvi e le piroette del sindaco ve le racconto quì.
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P.S.: comunque non è che i cementificatori siano invincibili. con le nostre modeste forze qualche battaglia l’abbiamo anche vinta. per esempio a Pescara negli anni scorsi abbiamo imposto una variante al PRG che avrebbe meritato una qualche maggiore notorietà vista la quantità di aree sottratte alla cementificazione (5 milioni e mezzo di mq. sottratti definitivamente all’edificazione, soprattutto in aree collinari; 28 ettari di incremento del verde pubblico attrezzato, ugualmente sottratti all’edificazione; 55 ettari e mezzo in meno di superficie edificabile nel perimetro urbano corrispondente a circa mezzo milione di mc. di edificato in meno). E anche in Regione abbiamo imposto a fine anno la moratoria sull’autorizzazione di nuove cave . Risultati da difendere ovviamente ma si tratta di buoni esempi che vanno ricordati perchè dimostrano che le battaglie se si combattono si possono anche vincere. [Scusate ma ogni tanto mi faccio i complimenti da solo]
Un elemento però è per me essenziale. Perderemo sempre la guerra se non cambia la normativa urbanistica nazionale che fa dell’Italia un paradiso della speculazione edilizia e della proliferazione insediativa. Perchè non imitiamo le leggi urbanistiche della Germania e del nord -Europa?
PER ORA IACONA NON E’ VENUTO MA IN COMPENSOÂ E’ ARRIVATA TV SEI
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