Questa mattina abbiamo svolto volantinaggi davanti ad alcuni centri commerciali dell’area metropolitana di Pescara.
In particolare il sottoscritto e il nostro candidato sindaco di Montesilvano Corrado Di Sante abbiamo volantinato all’IPER di Città Sant’Angelo che è rimasto aperto anche a Pasquetta.
Auspichiamo che questa pratica si generalizzi davanti ai centri commerciali che apriranno il Primo Maggio (se arriva la security che vi dirà che dovete andare via perchè siete in una proprietà privata rispondete che è comunque di uso pubblico e chiedete quale norma o ordinanza vieta il volantinaggio, Cominciano allora interminabili consultazioni via radio e voi intanto distribuite i volantini).
Dispiace dover leggere prese di posizione come quelle di alcune organizzazioni di consumatori che sembrano ignorare che in gran parte d’Europa – e parliamo dei paesi più ricchi e avanzati in termini di reddito e welfare – non vi è stata alcuna deregulation.
Non si può assimilare lo shopping a servizi essenziali come la sanità o i trasporti che devono essere garantiti anche nei giorni festivi.
Quello che è in atto in Italia è semplicemente un gran favore alle catene della grande distribuzione che – tra l’altro – supportano pochissimo l’economia locale sia sul piano delle forniture sia sul piano del reinvestimento degli utili.
Inoltre la cartina di tornasole sta nel fatto che nessuna norma è stata emenata per condizionare la concessione di questa totale libertà di apertura con aumenti dei livelli occupazionali.
Questa è una battaglia da combattere. Aderite su fb a boicottiamo i centri commerciali che aprono il 25 aprile e il 1° maggio
IL TESTO DEL VOLANTINO DISTRIBUITO:
25 aprile
1° maggio
contro l’IPER sfruttamento
 Questo centro commerciale è aperto perché i governi Berlusconi e Monti hanno attuato una totale liberalizzazione del commercio, un grande regalo per la grande distribuzione che può aprire 365 giorni l’anno.
 Una liberalizzazione che paga chi lavora nei centri commerciali e ha perso il diritto a trascorrere almeno le festività con i propri cari. Una liberalizzazione che finirà di sterminare il piccolo commercio che non può competere.
 I gruppi della grande distribuzione non rispettano neanche le due festività in cui si celebrano la Liberazione dal nazifascismo, la nascita della democrazia e le conquiste dei lavoratori.
 Non è un caso che questa deregulation del commercio sia opera di un governo e di una maggioranza trasversale che sta conducendo un attacco senza precedenti allo Stato Sociale, alla sanità , alle pensioni, alla Costituzione (modificata nel silenzio generale), agli ammortizzatori sociali, all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
 Il fatto che si consenta di aprire 365 giorni all’anno senza prevedere almeno norme a tutela del diritto al riposo dei lavoratori è indicativo della mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora da parte di un governo sostenuto da Marchionne e dai banchieri.Â
 VI SEMBRA GIUSTO CHE PER UNA CATEGORIA DI LAVORATORI NON SIA MAI FESTA?
 I sindacati del commercio hanno proclamato per il 25 aprile e il 1° maggio uno SCIOPERO per protestare contro l’apertura dei negozi anche in quelle giornate.
Ogni consumatore è anche un lavoratore e non dovrebbe mai dimenticarlo.
 E’ ora di recuperare i valori di solidarietà della Resistenza e del movimento operaio:
“un’offesa ad uno è un’offesa a tuttiâ€.
La liberalizzazione degli orari e delle aperture non riguarda soltanto i lavoratori e le lavoratrici della grande distribuzione. E’ un modello sociale in cui il profitto viene prima degli esseri umani. Le politiche neoliberiste erodono diritti, reddito, spazi di vita e libertà . Stiamo tornando indietro tutti. La Resistenza è oggi opporsi alla dittatura della finanza.
 SOSTENIAMO LO SCIOPERO,
BOICOTTIAMO I CENTRI COMMERCIALI CHE APRONO IL 25 APRILE E IL 1° MAGGIO
[…] ma rimane ingiusta (le ragioni della nostra opposzione l’abbiamo spiegata in un volantino che abbiamo distribuito il 25 aprile e il primo maggio davanti ad alcuni centri […]