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Incredibile ma vero: in Abruzzo sara’ Assomineraria a fare il piano cave

caveE’ francamente incredibile ma

purtroppo tristemente vero: in Abruzzo

la redazione del Piano per le attivita’

estrattive sara’ coordinata dal

presidente nazionale di Assomineraria

secondo quanto annunciato

dall’assessore Castiglione. 

E’ come se la redazione di un piano
 
regolatore venisse affidata
 
all’associazione dei costruttori, il
 
calendario venatorio ai cacciatori, il Piano della qualità dell’aria di Taranto all’Ilva.
 
 
Faccio presente alla giunta regionale del PDL che il piano dovrebbe servire in primo
 
luogo a tutelare i valori ambientali e paesaggistici nonche’ a porre sotto controllo
 
l’attivita estrattiva anche sotto il profilo delle regole.
 
 
Praticamente si affida alle volpi la cura del pollaio.
 
E‘ ovvio che i cavatori e le loro organizzazioni di categoria debbano essere consultati in
 
tutte le fasi dell’elaborazione, altra cosa e’ delegare ad Assomineraria praticamente la
 
redazione del piano:
 
“Al fine di individuare le aree suscettibili di attività estrattiva, elaborare lo studio per la stima dei fabbisogni e quello per la formulazione di criteri idonei per la localizzazione

 
di iniziative imprenditoriali compatibili oltre all’elaborazione di griglie di valutazione, è
 
stato costituito, a cura di Abruzzo Sviluppo S.P.A., un gruppo di lavoro composto da
 
esperti nel campo minerario” (dal comunicato della Regione).
 
E’ l’ennesima dimostrazione che l’Abruzzo ha una classe dirigente da Terzo Mondo,
 
culturalmente inadeguata e subalterna a qualsiasi potere forte.
 
 
Se Del Turco aveva affidato la delega in giunta a una cavatrice, Castiglione affida ad
 
Assomineraria direttamente il Piano.
 
 
Ricordo che l’Abruzzo attende il piano cave dal 1983 ma che per il consueto intreccio
 
affari/politica/dirigenza sulla base di una norma transitoria sono state autorizzate per
 
un trentennio svariate centinaia di nuove cave con entrate irrisorie per le casse
 
regionali e quasi sempre quelle inattive non sono state oggetto di interventi di ripristino
 
comunque insufficienti sulla base di una normativa inadeguata.
 
E’ stata Rifondazione a imporre nella Finanziaria regionale a fine dello scorso anno la moratoria alle nuove autorizzazioni fino all’approvazione del piano interrompendo uno

 
scandalo alla luce del sole che dura da 30 anni.
 
Mi aspettavo un piano che rispecchiasse le istanze dei cavatori (considerato che la
 
maggioranza è di centrodestra e che il PD si è persino schierato contro la moratoria)
 
ma che lo facessero scrivere direttamente a Assomineraria è oltre ogni immaginazione.
 
Dopo un anno constatiamo che non è stato fatto nulla se non affidarsi direttamente alla
 
Confindustria.
 
Una politica debole e incompetente consegna il territorio bene comune direttamente

 

agli interessi privati forti: ieri con l’assenza di regole, domani facendole scrivere
direttamente a loro?
 
 
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC Abruzzo

 

 

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