Stamattina il Consiglio Comunale di Pescara ha approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto da Rifondazione Comunista per l’istituzione di un tavolo di lavoro che veda il coinvogimento dei consiglieri regionali pescaresi per coordinare tutte le azioni da porre in essere per conseguire l’obiettivo della delocalizzazione delle ditte di autotrasporto da Fontanelle.
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La presenza di varie ditte con centinaia di mezzi pesanti che entrano ed escono attraversando le vie del quartiere 24 ore su 24 determina un livello di disagio davvero insopportabile.
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L’ordine del giorno è stato presentato in occasione dell’approvazione anch’essa unanime della delibera di presa d’atto dello studio urbanistico intercomunale per la riqualificazione delle aree antistanti l’aeroporto d’Abruzzo – Fontanelle Sambuceto.
Si tratta di uno studio urbanistico che trae origine dall’idea di Rifondazione di proporre accanto alla variante delle invarianti nel 2007 che la zona di Fontanelle fosse oggetto di un piano particolareggiato con l’obiettivo di attivare un processo di riqualificazione in quella periferia della città . Su questa idea hanno continuato a lavorare anche le successive amministrazioni pescaresi e nel 2011 si è giunti a un protocollo d’intesa con il Comune di San Giovanni Teatino.Â
Raccogliendo lo stimolo di cittadini attivi ed esasperati (cito tra tutti Eva e Ettore) nella variante inserimmo l’esclusione in quella zona delle precedenti funzioni industriali e artigianali proprio per aprire una prospettiva concreta alla delocalizzazione.
Ora che questo percorso ha fatto decisivi passi avanti ho riproposto il tema dei tir.Â
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Mi è sembrato doveroso proporre che al fianco della pianificazione urbanistica e con spirito collaborativo si unifichino gli sforzi a tutti i livelli istituzionali per risolvere una questione che determina sicuramente immensi problemi di vivibilità della zona.
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Sulla questione sia il sottoscritto che altri consiglieri nonchè l’assessore Isabella Del Trecco ci siamo attivati ma è tempo che tutti gli sforzi siano inquadrati in una strategia organica.
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Si tratta di una problematica complessa che da lungo tempo i cittadini con petizioni hanno posto all’attenzione del Comune ma che richiede un’attenzione particolare ed anche un’opera di intelligente concertazione.
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Mi sembra importante che l’intero Consiglio – cosa in passato non scontata – abbia riconosciuto che “la riqualificazione di Fontanelle non può prescindere dalla risoluzione della problematica del traffico pesante” e che “la delocalizzazione delle imprese di autotrasporto in aree più idonee distanti dai centri abitati è obiettivo imprescindibile”.
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Ora auspico che il sindaco convochi al più presto il tavolo “al fine di concordare un’agenda di azioni coordinate per conseguire l’obiettivo della delocalizzazione”.
Finchè la zona sarà “occupata” dai tir non vi sarà nessuna reale riqualificazione.
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Maurizio Acerbo, consigliere comunale e regionale
Rifondazione Comunista
P.S.: nessuna intenzione di criminalizzare gli autotrasportatori, semplicemente si tratta di trovare una collocazione diversa alle ditte e di spingerle verso la delocalizzazione.
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