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Mafia in Abruzzo: avevamo visto giusto

MAFIA: TRE ARRESTI E SEQUESTRO BENI CIANCIMINO IN ABRUZZO

(ANSA) – TAGLIACOZZO (L’AQUILA), 16 MAR – La Guardia di Finanza ha arrestato tre persone accusate di aver utilizzato, per conto di boss palermitani, somme di denaro di provenienza illecita per investirle in attività imprenditoriali. I capitali – secondo gli investigatori coordinati dalla direzione distrettuale antimafia dell’Aquila – provengono dal «tesoro occulto» riconducibile al defunto ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino. Sono stati sequestrati beni per un valore di 2,5 milioni. Gli arrestati sono l’amministratore delegato della società «Alba D’Oro», Nino Zangari, di 44 anni, già assessore allo sport al comune di Tagliacozzo; Augusto Ricci, di (47), e Achille Ricci (51), posti entrambi agli arresti domiciliari. «Le indagini – ha spiegato il comandante del nucleo Pt Antonio De Nisi – hanno accertato l’importanzione di capitali illeciti grazie ai quali l’Alba D’Oro ha realizzato il complesso turistico ‘La Conteà a Tagliacozzo e acquistato terreni». «Abbiamo accertato – ha detto il colonnello Matera – che i fondi provenivano dalla Sirco Spa, società con sede a Palermo,controllata da Gianni Lapis, avvocato tributarista e prestanome di Ciancimino». La Sirco deteneva il 50 per cento delle quote dell’Alba D’Oro, il resto era diviso fra i tre arrestati. (ANSA). 


Comunicato stampa

Gli arresti di oggi nella Marsica confermano pienamente quanto denunciato da Rifondazione Comunista nell’ottobre 2007 con l’interrogazione parlamentare presentata dal nostro senatore Giuseppe Di Lello alla quale si aggiunse analoga iniziativa alla Camera promossa dal sottoscritto e dagli altri deputati del centrosinistra.

Grazie al lavoro di inchiesta dal basso condotto da site.it e dall’associazione Libera, alla competenza in materia del compagno Di Lello, e al contributo dell’allora presidente della commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione, si ricostruì con precisione il quadro che esce oggi confermato dalle indagini.

Indicammo con precisione la società Alba d’oro srl, il ruolo di Gianni Lapis, il “tesoro di Ciancimino” e segnalammo anche la “scarsa capacità di incidenza investigativa della Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila sui fenomeni associativi presenti nella regione”.

Infatti nel dicembre 2007 la Guardia di Finanza procedette al sequestro delle carte relative al megaprogetto turistico.

Nella stessa interrogazione, oltre che in varie iniziative e conferenze stampa, lanciammo l’allarme sulle infiltrazioni mafiose in Abruzzo e il riciclaggio chiedendo un’attiva azione di monitoraggio sulla “vasta rete di società che operano in Abruzzo e che sembrano essere riconducibili alla criminalità organizzata siciliana, campana e pugliese”.

Gli arresti di oggi confermano che non ci eravamo sbagliati.

Siamo convinti che quello dell’Alba  d’oro non sia un episodio isolato.

Non possiamo tacere il fatto che vi sono anche delle responsabilità politiche in questa vicenda, essendo uno degli arrestati un ex-assessore della vecchia giunta di centrodestra di Tagliacozzo.

Ci domandiamo come mai non sia venuto in mente agli esponenti politici e agli amministratori di AN e Forza Italia di fare qualche approfondimento su una società che è stata oggetto di provvedimenti autorizzativi e di variazioni degli strumenti urbanistici per un intervento non certo di poca rilevanza sul territorio.

E’ strano che il centrodestra sia così attento a Pescara e così distratto altrove, e che sia rimasto in silenzio anche quando la vicenda ha assunto evidenza pubblica.

Bastava leggere il libro del giornalista Leo Sisti sul tesoro di Ciancimino, che presentammo nella Marsica per iniziativa di libera e site.it, per sapere chi fosse Gianni Lapis (a dire il vero bastava digitare il nome su qualsiasi motore di ricerca).

Il quadro è preoccupante se si considerano le recenti dichiarazioni del figlio di Ciancimino sui rapporti con autorevoli esponenti del PDL.

 

Maurizio Acerbo

Consigliere regionale PRC

 l’interrogazione: http://www.site.it/le_testate/site.it%20BRIGANTI/site%20briganti%202007-4.pdf

la cronaca di PrimaDaNoi: http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=19770

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