Il Presidente Chiodi ha rinunciato a difendere l’Abruzzo davanti alla Corte Costituzionale.
La risoluzione, proposta da IdV, Rifondazione, PdCI, approvata dal Consiglio Regionale all’unanimità lo impegnava a costituirsi in giudizio contro il ricorso del governo Berlusconi.
Difendere la legge era un dovere per un Presidente che si era pubblicamente impegnato in campagna elettorale contro il Centro Oli.
Lo era ancora di più per un Presidente che aveva votato una risoluzione che lo impegnava in tal senso.
Ricordo che martedì scorso in Consiglio Regionale ero intervenuto per ricordare al Presidente l’imminente scadenza dei termini senza ricevere risposta da Chiodi.
Se il Presidente aveva cambiato idea poteva perlomeno delucidare il Consiglio sulle ragioni della sua marcia indietro.
Si tratta di una pugnalata alle spalle degli abruzzesi.
E’ evidente che per Chiodi la fedeltà a Berlusconi viene prima della lealtà verso i cittadini abruzzesi.
Gli abruzzesi si difenderanno da soli, come hanno già fatto impedendo la realizzazione del terzo traforo.
Â
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC – SE
per saperne di più: http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=19867
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.