Rifondazione Comunista denuncia con il massimo di indignazione la violazione della legalità e delle più elementari regole di correttezza istituzionale da parte dell’amministrazione comunale di Bussi sul Tirino e del sindaco uscente Marcello Chella del PD.
E’ davvero sgradevole che il sindaco abbia la faccia tosta di organizzare una “informativa pubblica†in piena campagna elettorale con la partecipazione del commissario delegato Adriano Goio e l’Azienda Toto spa per informare la cittadinanza sullo “stato dell’arte delle procedure di reindustrializzazione del S.I.N. Bussi sul Tirinoâ€.
Ricordiamo che, come viene comunicato dalla stessa prefettura con circolare allegata, “nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale, e cioè da mercoledì 27 marzo, e per tutta la durata della stessa, è fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, ancorché inerente alla loro attività istituzionaleâ€.
Il sindaco Marcello Chella conosce sicuramente il divieto per le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione (art. 29, comma 6, della legge 25 marzo 1993, n. 81) visto che è il primo punto della circolare prefettizia ai comuni. Nella stessa “si precisa che l’espressione “pubbliche amministrazioni†deve essere intesa in senso istituzionale, riguardando gli organi che rappresentano le singole amministrazioni e non i singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, i quali, se candidati, possono compiere, da cittadini, attività di propaganda al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenzeâ€.
Risulta ancor più grave l’annunciata partecipazione del commissario straordinario Adriano Goio a tale iniziativa. Una partecipazione due volte grave per il ruolo istituzionale che ricopre il commissario non solo per la palese violazione della normativa vigente ma anche per l’inopportuna interferenza con la campagna elettorale.
Ci rivolgeremo al Prefetto per richiedere il rispetto delle regole e non escludiamo di rivolgerci all’autorità giudiziaria per verificare se gli amministratori comunali coinvolti debbano essere sanzionati ai sensi del comma 5 dell’articolo 29 della legge 81/93.
La nostra non è una critica formalistica su un cavillo giusto per fare polemica.
La subalternità del PD al gruppo Toto e le scelte assai discutibili di Goio stanno pregiudicando da tempo il risanamento ambientale e sociale di Bussi e della Val Pescara.
Pescara, 10 maggio 2013
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Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
Corrado Di Sante, segretario provinciale PRC
Della vicenda di Bussi si è occupata abbondantemente l’informazione locale e nazionale:
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più di recente anche il tg1 http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c48d0040-f4b5-4d8c-9b2d-74a100a870af.html
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