Il nostro compagno Davide Rosci ha deciso di interrompere lo sciopero della fame cominciato lo scorso 21 maggio.
Me lo ha comunicato la sorella che gli ha fatto visita stamattina nel carcere di Viterbo.
Davide ha perso 8 chili ma è sempre combattivo e pronto a riprendere questa forma di lotta nonviolenta se sarà necessario.
E’ a dir poco ingiusta una condanna a 6 anni sulla base di foto in una piazza in cui c’erano migliaia di persone.
E’ assurdo che non possa scontarla agli arresti domiciliari.
Sarebbe davvero disumano non rispondere positivamente da parte del ministero alla richiesta di Davide di essere almeno trasferito in un carcere abruzzese considerate le gravi condizioni di salute del padre che non gli consentono spostamenti fino a Viterbo.
Continua la mobilitazione in appoggio a Davide e agli altri condannati per gli scontri del 15 ottobre sui quali si è registrato un accanimento giudiziario e un uso di norme risalenti al codice fascista che dovrebbe indignare qualsiasi garantista.
Proprio ieri a Teramo vi è stato un grande concerto con Cuba Caball e 99 Posse organizzato dai compagni di Davide di Azione Antifascista.
Nel frattempo alcuni parlamentari si sono attivati con visite (Maria Amato del PD, Gianluca Vacca del M5S), interrogazioni (Gianni Melilla di Sel), richieste di incontro al direttore della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del Ministero (Vacca).
Anche l’associazione Antigone ha dato la disponibilità a seguire il caso.
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