L’ASSESSORE SANTILLI PUO’ RIPORTARE IL MERCATO SULLA STRADA – PARCO CHE I LAVORI NON RIPARTIRANNO
Segnalo con grande gioia il verbale del comitato VIA regionale di ieri relativo alla filovia Pescara- Montesilvano. Il testo merita un’attenta analisi di dettaglio ma intanto posso anticipare il giudizio politico: per la GTM e per tutti i complici politici e amministrativi dell’irregolarissimo iter autorizzativo non sono finiti i guai.
Si sono incartati e dubito che ne usciranno.
Esce rafforzato quanto abbiamo denunciato in questi anni trovando sempre conferme da parte dei periti della Procura e dalla commissione europea.
Come ho sempre sottolineato tra l’ilarità di politicanti ignoranti il comitato VIA evidenzia che in una corretta procedura andavano predisposte proposte alternative di percorso da valutare e sono sicuro che quelle che avevo avanzato possano rappresentare in futuro una soluzione per uscire dal pantano in cui si sono messi i protagonisti di questo appalto.
Quando nel 2009 proposi per l’ennesima volta il tema di un percorso alternativo e della necessità di non procedere con lavori che potevano risultare uno spreco mi si rispose che non era possibile (eccovi uno dei tanti esempi). E’ triste che per mandare un progetto al comitato VIA sia stato necessario presentare esposti alla procura della Repubblica! Ci son voluti gli esposti per fermarli!
Non si lamentino ora gli azzeccagarbugli che hanno creato questo pasticcio. Che le opere realizzate siano tutte irregolari lo attesta il riferimento all’Art.29 (comma 3 e 4) del dlgs 152/2006: si tratta delle norme su “valutazione del danno e sanzione” (sul futuro dei pali proporrò un utilizzo eco-compatibile: potremmo far crescere la più lunga “capanna” del mondo, un corridoio verde ciclopedonale ombreggiato e profumato).
Chi pensava che la richiesta di archiviazione del pm segnasse la fine della vicenda non aveva letto le carte!
Appare evidente che è probabile che l’intero progetto debba essere sottoposto a una nuova procedura di valutazione complessiva.
A questo punto la ripresa dei lavori è davvero lontanissima (se mai ripartiranno) e l’assessore Santilli può riportare il mercato sulla strada-parco.
Per onestà intellettuale è doveroso ricordare con rabbia che il pasticcio è bipartisan. Infatti l’appalto è partito con il centrodestra ma furono gli esponenti del centrosinistra che non lo bloccarono pur avendo D’Alfonso e ancor di più Del Turco assunto posizioni nettissime contro la realizzazione del progetto. Una volta conquistata la Regione e nominati i vertici di centrosinistra dalla GTM con alla presidenza Donato Renzetti, ex-sindaco diessino di Spoltore, si andò avanti come se nulla fosse nonostante gli impegni assunti in campagna elettorale. Al comitato VIA a chiedere la non assogettabilità andò la GTM a guida Renzetti. Poi sono tornati quelli del PDL alla guida del Comune, della Provincia, della Regione e della GTM e noi con pazienza gandhiana abbiamo di nuovo cercato di spiegare che l’opera non poteva andare avanti e che sulla base del contratto comunque si potevano sospendere i lavori. Gli specialisti in cravatte ci risposero di no.
Ora torno a consigliare di aprire un confronto.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale e comunale PRC
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di seguito il COMUNICATO STAMPA DEL WWF 19/06/2013
Filovia : Il comitato V.I.A. apre a proposte alternative
L’associazione esprime sconcerto per la posizione tenuta ieri al Comitato VIA dalla GTM:
l’ing. Fabiani (RUP del progetto) intervenuto in audizione, rivela l’esistenza di un secondo lotto in fase di progettazione.
Viene così confermato quanto sostenuto dal WWF in fase di osservazioni: l’esistenza di più lotti impone una Valutazione Ambientale unica per l’intero progetto, è quindi necessario far ripartire l’iter daccapo. Tra l’altro è incredibile che soltanto nella riunione di ieri è saltato fuori ufficialmente un vincolo paesaggistico nell’area del Capolinea a Montesilvano.
Come è stato possibile approvare il progetto esecutivo e avviare i lavori (tra l’altro quasi ultimati) senza l’autorizzazione paesistica?
La linea espressa dalla GTM appare piuttosto confusa. È palese che seguirla non permetterà di trovare alcuna soluzione ragionevole.
Ieri la Commissione V.I.A. ha richiesto alla Stazione appaltante di valutare “tutte le eventuali proposte alternative†.
Viene finalmente confermata ufficialmente la giustezza delle posizioni ripetutamente espresse in questi anni da associazioni e comitati.
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