Dopo anni di richieste da parte delle associazioni dei disabili, audizioni, discussioni in commissione (la prima proposta di legge la depositammo io e Saia), nel novembre 2012 fu finalmente approvata anche in Abruzzo la legge per la “vita indipendente”. La legge fu approvata all’unanimità ma a quasi un anno di distanza la giunta non ha ancora predisposto le linee guida (avrebbe dovuto farlo entro 90 giorni). Dimenticanza, distrazione o dietro la colpevole negligenza si nasconde la volontà di non infastidire gli istituti privati? Di sicuro quello in atto è un boicottaggio. Per questo ritenuto doveroso presentare un’interrogazione. Consiglio di leggere e far circolare.
Interrogazione
(Adempimenti legge regionale “vita indipendente”)
Premesso che
con verbale n. 133/3 del 13 novembre 2012 è stata approvata dal Consiglio la legge regionale 23 novembre 2012, n. 57 “Interventi regionale per la vita indipendenteâ€;
la stessa legge è stata pubblicata sul Bura n. 65, del 5 dicembre 2012, ed è entrata in vigore il 6 dicembre 2012;
Constatato che
la legge, all’articolo 16, prevede: “Entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale presenta al Consiglio per l’approvazione, le linee guida concernenti l’applicazione delle disposizioni della presente legge.â€;
Considerato che
la legge regionale in questione è stata frutto di anni di confronto, nella Commissione competente, tra i consiglieri e le Associazioni delle categorie interessate ed è stata salutata come la concretizzazione di “un nuovo welfareâ€;
Rilevato che
a nove mesi dalla sua entrata in vigore ancora non sono state portate all’attenzione del Consiglio Regionale le linee guida per l’attuazione della legge;
il responsabile del Movimento per la Vita Indipendente dell’Abruzzo e delegato regionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Nicolino Di Domenica nel denunciare questo ritardo nell’emanazione delle Linee Guida ha sollevato il dubbio più che legittimo che “forse si teme che con questa legge gli istituti saranno penalizzati?†e che “nella nostra Regione la disabilità è ancora un affare!â€, rimarcando che “i progetti personalizzati di assistenza a domicilio, rivolti alle persone con grave disabilità , porterebbero a costi assai più ridotti rispetto a quelli degli istituti, senza contare la migliore qualità dell’assistenza, gestita direttamente dalle stesse persone con disabilità â€
il sottoscritto consigliere regionale, Maurizio Acerbo,
interroga
l’assessore alle Politiche sociali
per sapere
le ragioni dell’enorme ritardo da parte della Giunta, a che punto sia la predisposizione delle linee guida e quando saranno inviate al Consiglio Regionale per l’approvazione.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale Rifondazione Comunista
[…] mesi scorsi ho segnalato con una interrogazione i ritardi nell’emanazione da parte della giunta delle Linee Guida previste nella legge regionale sulla […]