NON SONO UN DOCENTE DI DIRITTO URBANISTICO MA NON MI PARE CHE SIA POSSIBILE O ALMENO LEGITTIMO VARIARE UN PRG CON UNA DELIBERA DI GIUNTA.
La delibera di Giunta Comunale n. 74 del 03 ottobre 2013 è l’ennesima pagina del tentativo furbesco e raffazzonato di governare la città al di fuori degli strumenti di pianificazione e programmazione previsti dalle norme ancora vigenti nella Repubblica Italiana.
Come ho sempre sostenuto un progetto come quello relativo a Corso Vittorio Emanuele  doveva essere inserito nella pianificazione relativa alla mobilità e al traffico non trattandosi del semplice rifacimento dei marciapiedi e dell’arredo urbano.
Il progetto è stato spacchettato anche sul piano delle opere al fine di aggirare l’obbligo di passare in Consiglio Comunale come si deve per una variante urbanistica.
Per decidere che il principale asse viario di attraversamento automobilistico della città si sposta sull’area di risulta era indispensabile una variante essendo l’area ricompresa in un piano particolareggiato.
Invece l’amministrazione prima ha approvato il progetto di “riqualificazione” di Corso Vittorio con delibera di giunta procedendo all’aggiudicazione della gara e a tutti i successivi adempimenti.
Ora quando si è “ormai prossimi alla cantierizzazione” su corso Vittorio Emanuele approvano un’improbabile delibera di giunta con cui si avvia la realizzazione della strada parallela sull’area di risulta.
La realizzazione del nuovo asse automobilistico viene presentata nella relazione allegata con queste parole:
“In relazione alla rìqualificazione di Corso Vittorio Emanuele Il e aree circostanti, i cuì lavori sono stati regolarmente appaltati e aggiudicati e ormai prossimi alla cantierizzazione, si ritiene necessaria l’attuazione di una fase di sperimentazione della deviazione e messa in sìcurezza del traffico da Corso Vittorio Emanuele Il (primo tratto) al nodo stradale via Teramo – via Da Gasperi/area di risulta~ conseguente all’esecuzione dei lavori sutl’area di sedime del tratto stradale di Corso Vittorio Emanuele Il interessato dalle opere di prossimo inizio.
Allo scopo, il Settore Mobilità ha predisposto un progetto definitivo/esecutivo ‘{Lavori di infrastrutturazione e riqualificazione urbana di strade e piazze cittadine 1°stralcio. Opere propedeutiche alla sperimentazione e messa in sicurezza del traffico veicolare 1° lotto funzionale” di complessivi € 95.000,00 per l’esecuzione dì categorie di lavorj ritenuti minimi e indispensabili affinché detta sperimentazione possa rapidamente concretarsi“.
Dunque la realizzazione di un nuovo asse stradale di attraversamento della città viene maldestramente occultata come “deviazione sperimentale”. Argomentazione ridicola che serve ad aggirare la normativa urbanistica che prevede che un intervento del genere costituisca una variante al PRG.
Non so se il TAR Pescara riterrà legittimati i consiglieri comunali le cui prerogative sono state espropriate da questa procedura sgangherata ma è certo che se operatori economici, residenti, proprietari di immobili della zona, associazioni di categoria decidessero di fare ricorso la delibera approvata verrebbe molto probabilmente annullata.
Un bel pasticcio frutto di una gestione non democratica e non corrispondente alle buone pratiche di governo normali in tutta l’Unione Europea.
L’abitudine a governare la città attraverso blitz – comunicando i progetti dopo che li si è approvati – rischia di infrangersi contro uno scoglio difficilmente aggirabile.
Lascio immaginare cosa accadrebbe se un ricorso al tribunale amministrativo annullasse questa incredibile delibera.
Spero che una procedura così fantasiosa sia stata almeno supportata dal parere dei dirigenti dell’urbanistica comunale.
Maurizio Acerbo, consigliere comunale e regionale PRC
il testo della delibera:Â strada area di risulta 2013-GC-0741
[…] Mi fa piacere che Confcommercio abbia presentato un ricorso proprio sulla probabile illegittimità segnalata da Rifondazione Comunista (leggi articolo: strada sull’area di risulta, necessaria variante al PRG). […]
[…] era necessaria una variante al PRG che doveva quindi essere approvata in Consiglio Comunale (leggi articolo). Ed è quanto ha in maniera lapidaria confermato il TAR con una pagina di cristallina […]
[…] La superbia parte a cavallo e ritorna a piedi. Il Tar ha accolto il ricorso dei commercianti relativo alla strada realizzata sull’area di risulta. La protervia sciocca con cui il centrodestra ha deciso di tirare dritto con i lavori su Corso Vittorio Emanuele si conclude in un pasticcio ampiamente annunciato. Il trucchetto con cui l’amministrazione pensava di aggirare la contrarietà del Consiglio Comunale al progetto è stato bocciato dal Tar come era prevedibile e come avevamo previsto. Nessuno dichiari di essere sorpreso e amareggiato visto che avevamo messo in guardia l’amministrazione considerando certa l’illegittimità della delibera impugnata. Basta leggere la sentenza del Tar e verificare la coincidenza con quanto scrivevo in un comunicato a ottobre. […]