Ho partecipato stamattina alla manifestazione dei dipendenti del gruppo
Villa Pini davanti all’assessorato regionale alla sanità .
Ho preso parte anche all’incontro tra la delegazione sindacale e l’assissore Venturoni e il commissario Redigolo.
Nel corso dell’incontro ho formulato per l’ennesima volta una proposta pratica per uscire dall’emergenza.
1.500 dipendenti e le loro famiglie non possono attendere senza retribuzione i tempi dei giudici.
Sono già sei mesi che le famiglie sono prive di reddito.
Per questo ho proposto che la Regione promuova iniziative per fare fronte a questa emergenza sociale.
La Regione potrebbe farsi garante con le banche dell’erogazione a tasso zero delle anticipazioni sui pagamenti degli stipendi per dare respiro a famiglie che sono ormai alla disperazione.
I dipendenti restituirebbero le somme ricevute al momento della corresponsione degli stipendi arretrati.
L’assessore alla sanità si è detto interessato alla proposta e ha chiesto ai sindacati di fornire le cifre relative all’ammontare complessivo dei decreti ingiuntivi.
Gli stessi rappresentanti sindacali hanno condiviso la proposta che potrebbe concretizzarsi in pochi giorni.
Certo è che il presidente Chiodi e l’assessore al lavoro Gatti hanno il dovere di impegnarsi attivamente cosa che finora non è accaduta.
Si tratta di una misura indispensabile per togliere ad Angelini la tradizionale arma di ricatto nei confronti della Regione.
Insieme agli altri gruppi di opposizione nelle prossime ore prsenteremo la richiesta di convocazione di un Consiglio regionale straordinario.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
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