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NO AL PIANO DEI PALAZZINARI

Rifondazione Comunista esprime fortissima preoccupazione per quanto sta accadendo nella Regione Abruzzo in relazione al Piano Casa.

Non vi è alcuna giustificazione per la protervia con cui il centrodestra cerca di imporre l’approvazione a tappe forzate di un provvedimento che, nell’attuale stesura, avrebbe un impatto devastante sulle nostre città.

E’ assurdo pretendere di portare all’esame delle Commissioni competenti un’iniziativa legislativa di tali dimensioni e di tale complessità a due giorni dalla seduta del Consiglio regionale. Persino il Dirigente dell’ufficio Legislativo, Avv. Massacesi, nel suo parere allegato alla Delibera di Giunta, sostiene che i tempi così ristretti non hanno consentito un approfondimento tecnico-normativo adeguato alla rilevanza del provvedimento.

Non è colpa nostra se la Giunta ha portato all’attenzione del Consiglio il testo solo a ridosso della seduta consiliare del 30 Luglio. Riteniamo pretestuoso da parte della maggioranza impuntarsi sulla scadenza del 31 luglio prevista nell’intesa Stato-Regioni che è semplicemente indicativa.

Facciamo notare che ben 14 Regioni italiane non hanno ancora approvato in Consiglio il Piano Casa e quindi nulla impedisce all’Abruzzo di garantire a tale provvedimento un iter dignitoso.

Riteniamo scandaloso che, come si evince dal testo della Delibera di Giunta, l’unica organizzazione di categoria coinvolta ufficialmente nella elaborazione e nella stesura del “Piano” è l’associazione dei costruttori (ANCE).

E’ evidente che l’impostazione ideologica del centrodestra e le cambiali probabilmente firmate nelle ultime due tornate elettorali predispongono verso un rapporto esclusivo con i palazzinari.

Ci pare il minimo che sul futuro delle nostre città, dei nostri paesi e dei nostri territori, venissero ascoltate le organizzazioni sindacali e di categoria, le associazioni ambientaliste e dei consumatori, e le organizzazioni di categoria dei piccoli proprietari di immobili.

Già la scelta degli interlocutori e degli ispiratori del provvedimento rende esplicito il suo reale obiettivo; questo non è un “Piano” rivolto alle famiglie o a chi vive sulla propria pelle il problema della casa, ma è uno strumento ad uso e consumo dei costruttori: un gigantesco regalo di volumetrie (che non prevedono neanche le contropartite tipiche degli accordi di programma in variante).

In prima e seconda Commissione, oggi, abbiamo dato battaglia, insieme al resto dell’opposizione, e continueremo a farlo anche domani per impedire che sia compiuto uno scempio contro gli interessi dei cittadini e della stessa democrazia.

Rimaniamo disponibili ad un confronto di merito con Chiodi e la sua maggioranza se ci sarà una disponibilità reale in tal senso. Altrimenti la battaglia ostruzionistica sarà l’unico strumento attraverso il quale l’opposizione, speriamo compatta, potrà esercitare le sue prerogative in Consiglio regionale.

 

 

Consiglio Regionale

Gruppo di Rifondazione Comunista

Consigliere Regionale Maurizio Acerbo

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