Martedì il Consiglio Regionale dovrà esprimersi sul caso dell’unità di senologia di Ortona il cui declassamento ha suscitato lo sconcerto dell’opinione pubblica e una vasta mobilitazione di donne arrabbiatissime e indignate. .
Ho chiesto alla conferenza dei capigruppo, ai sensi del regolamento, che la mia risoluzione su senologia venga discussa nella fase iniziale del Consiglio Regionale.
Ricordo che avevo già presentato la risoluzione nella precedente seduta del Consiglio, martedì scorso, ma l’assessore Mauro Febbo aveva chiesto la verifica del numero legale e il centrodestra aveva abbandonato l’aula pur di sottrarsi al confronto.
Questa volta sarà più difficile per loro evitare la discussione e il voto sulla questione.
Consiglio a Chiodi, se non vuole essere preso a fucilate dalle donne abruzzesi, di correggere una decisione sbagliata.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale Rifondazione Comunista-Sinistra Europea
segue testo della risoluzione che andrà in votazione martedì:
Risoluzione urgente
(Unità di senologia di Ortona)
Premesso che
il declassamento dell’Unità di senologia di Ortona da struttura complessa a struttura semplice ha suscitato un vasto e comprensibile sconcerto nell’opinione pubblica regionale,
l’Unità di Senologia di Ortona rappresenta il Centro di riferimento regionale per la cura del cancro al seno e, appena un anno fa era stata annunciata l’iniziativa dalla Asl di Chieti di istituire nella Senologia ortonese la Breast Unit, equipe multispecialistica sulla patologia oncologica mammaria, e la richiesta della certificazione Eusoma (qualità dei centri di senologia attestati dalla società europea di mastologia),
il centro di Ortona è uno dei poli con la più alta capacità attrattiva anche fuori Abruzzo per l’eccellenza delle prestazioni erogate ai pazienti generando, peraltro, una mobilità attiva economicamente vantaggiosa per i conti della sanità abruzzese (il Centro ortonese richiama circa il 50% delle donne abruzzesi e fa registrare una mobilità attiva di circa il 55%),
considerato che
la necessità di razionalizzare il numero di strutture semplici e complesse di ciascuna azienda coerentemente agli standard non pare giustificare il declassamento proprio di una eccellenza della sanità regionale,
la riorganizzazione delle Uoc, doverosa per legge, deve comunque tener conto che esperienze ed organizzazioni sanitarie di eccellenza e che hanno bisogno di un’organizzazione complessa vadano conservate e messe nella condizione di ampliare l’offerta di salute offrendo possibilmente mezzi di ulteriore crescita,
il Consiglio Regionale
impegna
il Presidente e la Giunta Regionale
ad intervenire per la modifica del provvedimento assunto dalla Asl Chieti-Lanciano-Vasto e per restituire la qualifica di struttura complessa all’Unità senologica di Ortona
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