DOPO RISOLUZIONE LA SMETTANO CON I GIOCHI DI PAROLE, CONVOCAZIONE DI ZAVATTARO IN COMMISSIONE TARDIVA
La fortissima mobilitazione delle donne abruzzesi, che ieri hanno consegnato ai capigruppo 14.000 firme, ha imposto a un recalcitrante centrodestra il voto a favore della mia risoluzione contro il declassamento dell’Unita di senologia di Ortona.
L’approvazione della mia risoluzione – il cui testo è inequivocabile – è una vittoria delle donne e della sanità pubblica, ma non bisogna considerare chiusa la partita.
Gli interventi di Chiodi e Venturoni in diffesa di Zavattaro ieri sono stati dei veri voli acrobatici con i quali si è cercato di dimostrare che in realtà il loro manager avrebbe premiato e non declassato l’Unità di senologia di Ortona e che il dott. Cianchetti invece che vittima sarebbe un inconsapevole favorito dalla ASL chietina.
Invito il centrodestra a smetterla con i giochi di parole che nascondono soltanto una logica politica nel taglio delle unità complesse tesa a salvaguardare i propri protetti a danno dei medici che si ritengono politicamente distanti.
Trovo anche tardivo e stucchevole il richiamo alla necessità dell’approfondimento in commissione da parte del consigliere Nasuti che ieri chiedeva di rinviare la votazione per fare prima un’audizione con Zavattaro.
Faccio notare che Maurizio Acerbo ha chiesto ufficialmente da circa un mese (seduta del 6 novembre) alla Presidente Verì di convocare Zavattaro in quinta commissione per riferire sul declassamento di senologia.
Di fronte a una così diffusa preoccupazione delle donne abruzzesi e non solo (in Italia ci sono solo 6 centri come quello di Ortona) una maggioranza seria avrebbe dovuto immediatamente convocare un tavolo per chiarire la situazione.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC-Sinistra Europea
IL TESTO DELLA RISOLUZIONE APPROVATA:
Risoluzione urgente
(Unità di senologia di Ortona)
Premesso che
il declassamento dell’Unità di senologia di Ortona da struttura complessa a struttura semplice ha suscitato un vasto e comprensibile sconcerto nell’opinione pubblica regionale,
l’Unità di Senologia di Ortona rappresenta il Centro di riferimento regionale per la cura del cancro al seno e, appena un anno fa era stata annunciata l’iniziativa dalla Asl di Chieti di istituire nella Senologia ortonese la Breast Unit, equipe multispecialistica sulla patologia oncologica mammaria, e la richiesta della certificazione Eusoma (qualità dei centri di senologia attestati dalla società europea di mastologia),
il centro di Ortona è uno dei poli con la più alta capacità attrattiva anche fuori Abruzzo per l’eccellenza delle prestazioni erogate ai pazienti generando, peraltro, una mobilità attiva economicamente vantaggiosa per i conti della sanità abruzzese (il Centro ortonese richiama circa il 50% delle donne abruzzesi e fa registrare una mobilità attiva di circa il 55%),
considerato che
la necessità di razionalizzare il numero di strutture semplici e complesse di ciascuna azienda coerentemente agli standard non pare giustificare il declassamento proprio di una eccellenza della sanità regionale,
la riorganizzazione delle Uoc, doverosa per legge, deve comunque tener conto che esperienze ed organizzazioni sanitarie di eccellenza e che hanno bisogno di un’organizzazione complessa vadano conservate e messe nella condizione di ampliare l’offerta di salute offrendo possibilmente mezzi di ulteriore crescita,
il Consiglio Regionale
impegna
il Presidente e la Giunta Regionale
ad intervenire per la modifica del provvedimento assunto dalla Asl Chieti-Lanciano-Vasto e per restituire la qualifica di struttura complessa all’Unità senologica di Ortona
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
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