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SENZATETTO: VERTICE IN PREFETTURA, NULLA DI FATTO, VERGOGNA CONTINUA

avvisateli

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Dopo lo sgombero forzato di decine di “senzatetto” dalla stazione di Pescara ci si sarebbe aspettati un sussulto da parte delle istituzioni. Invece il menefreghismo istituzionale continua.


Il vertice in prefettura di questa mattina pare non abbia prodotto nulla di concreto se non l’impegno ad attivare prossimamente un tavolo permanente di lavoro.
Nel frattempo i senzatetto dormiranno in mezzo alla strada visto che non è stata nemmeno concordata una sospensione della chiusura notturna della stazione.

Trovo scandaloso che alla riunione non abbiano partecipato né il sindaco né l’assessore alle politiche sociali Cerolini: un’emergenza di questo genere che richiederebbe l’interlocuzione tra diversi soggetti e livelli istituzionali non può essere delegata a una dirigente.
Va sottolineato che non c’era neanche il presidente della Provincia Guerino Testa né qualche esponente della sua giunta. La Provincia, come la Regione del latitante assessore Gatti, non c’era proprio.

C’è da rabbrividire di fronte a tanto menefreghismo istituzionale.

Questi signori avrebbero avuto il dovere di predisporre un’alternativa visto che RFI da mesi li aveva avvisati della volontà di chiudere la stazione nelle ore notturne.

Dopo la cacciata dei senza tetto ci si sarebbe almeno aspettati che cominciassero a darsi da fare.

Debbo constatare che la vergogna continua. Nulla hanno fatto prima e nulla hanno fatto dopo.

Caritas, Associazione On The Road e altre realtà che lavorano nel campo della solidarietà non possono essere loro a sostituirsi all’azione che spetta alle istituzioni.
Pescara, 23 gennaio 2013

Maurizio Acerbo, consigliere comunale e regionale PRC

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il mio precedente comunicato (22 gennaio 2014):

CACCIATA SENZA TETTO: COMPORTAMENTO VERGOGNOSO RFI E ISTITUUZIONI

I SENZATETTO NON SONO UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO,
SUBITO UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO
La decisione di RFI di chiudere la stazione nelle ore notturne scacciando i tanti senza tetto che lì trovano rifugio mi sembra di una gravità inaudita.
Il fatto che RFI dichiari che la decisione è stata condivisa “da tutti” è davvero inquietante.
Chi sono i “tutti” che hanno condiviso tale scelta?
Il Comune, la Provincia, la Regione, il Prefetto, il Questore?
Il sindaco Mascia e l’assessore Cerolini sapevano?
Se da due anni RFI annunciava questa decisione è ancor più grave che Comune, Provincia e Regione non abbiano fatto nulla.

Ancor più gravi le dichiarazioni del responsabile Comunicazione di Rfi: “il problema che ci interessava risolvere, e cioè salvaguardare gli utenti della stazione dal degrado provocato dalle decine di senzatetto che si riversavano lì ogni notte e che sotto Natale hanno superato le 70 unità“.

Si tagliano i treni, si cacciano i poveri, si lasciano inutilizzati decine di migliaia di metri quadri vuoti
Il vero degrado è quello di istituzioni che acconsentono al fatto che accada una cosa del genere, che i senzatetto vengano cacciati da vigilantes privati.
Stiamo tornando all’800?
Il vero degrado è una stazione che deve chiudere di notte perché ormai si fermano pochissimi treni a causa dei tagli  sono le migliaia di metri quadri vuoti, sono istituzioni latitanti.

Non mi sorprende l’atteggiamento delle ex-Ferrovie dello Stato trasformate in un’holding antisociale ormai pronta per la prossima privatizzazione  ma che tale scelta non abbia trovato contrasto da parte delle istituzioni.

Perché non sono state trovate sistemazioni alternative? Perché non si attiva il dormitorio presso l’associazione On the road proprio lì in stazione? Perché le istituzioni non hanno chiesto di bloccare questa iniziativa delle RFI almeno fino all’apertura del dormitorio della Caritas?
Cosa succederà se arriva un’ondata di freddo?
Quello dei senza tetto non è un problema di ordine pubblico.
Oggi stesso depositerò la richiesta di un Consiglio Comunale straordinario a Pescara sulla questione e presenterò un’interrogazione all’assessore regionale alle politiche sociali Gatti.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale e comunale PRC


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