La superbia parte a cavallo e ritorna a piedi.
Il Tar ha accolto il ricorso dei commercianti relativo alla strada realizzata sull’area di risulta.
La protervia sciocca con cui il centrodestra ha deciso di tirare dritto con i lavori su Corso Vittorio Emanuele si conclude in un pasticcio ampiamente annunciato.
Il trucchetto con cui l’amministrazione pensava di aggirare la contrarietà del Consiglio Comunale al progetto è stato bocciato dal Tar come era prevedibile e come avevamo previsto.
Nessuno dichiari di essere sorpreso e amareggiato visto che avevamo messo in guardia l’amministrazione considerando certa l’illegittimità della delibera impugnata.
Basta leggere la sentenza del Tar e verificare la coincidenza con quanto scrivevo in un comunicato a ottobre.
Se un opera strategica non convinceva nemmeno la loro (ex)maggioranza del Consiglio Comunale è evidente che avrebbero dovuto rinunciare a portarla avanti.
Non è poi così grave, si chiama democrazia.
Maurizio Acerbo, consigliere comunale e Regionale PRC,
candidato presidente Regione Abruzzo
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