La puntata di Ottoemezzo con Chicco Testa ospite di Lilli Gruber conferma le preoccupazioni che avevamo espresso sulle cattive intenzioni dei “poteri forti†e del governo Renzi su petrolizzazione e Ombrina.
Che la trasmissione si sia aperta con una domanda su Ombrina e la petrolizzazione del nostro mare conferma che Medoil non molla la presa.
Chicco Testa non solo è stipendiato dalla Medoil ma è anche un esponente politico vicino a Renzi e un’ispiratore e sostenitore della proposta di modifica del titolo V della Costituzione in materia di energia che abbiamo stigmatizzato nelle scorse settimane.
Testa aveva già altre volte caldeggiato Ombrina in occasione degli incontri di Letta e poi Renzi con Cameron.
Probabilmente è uno dei protagonisti di quel “costante dialogo col governo italiano†per sbloccare Ombrina “al di fuori dei tribunali†di cui parla il report della Medoil che abbiamo tradotto e divulgato nelle scorse settimane.
Se in qualità di esperto Chicco Testa è assolutamente inattendibile in quanto rappresenta le imprese interessate alla petrolizzazione, se in qualità di politico è un tipico esempio di italico trasformismo passato da presidente di Legambiente a sostenitore del nucleare e delle fonti fossili, il suo impegno pro-Ombrina e trivelle segnala che la battaglia non è conclusa neanche dopo la vittoria al TAR.
Mentre a livello regionale tutti si dichiarano contro Ombrina, a Roma Pd e centrodestra lavorano per la petrolizzazione del nostro territorio e del nostro mare.
Maurizio Acerbo, candidato presidente della Regione
Enzo Di Salvatore, candidato no triv al parlamento europeo con lista L’Altra Europa con Tsipras
segnalo articolo di Maria Rita D’Orsogna: Ombrina, Medoil ha usato fanghi vietati nei mari del nord
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