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L’Abruzzo di Chiodi tace sul nucleare

antinucleare8 regioni hanno deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge che consentirà al governo di mettere le centrali nucleari dove gli pare senza il consenso delle comunità locali. L’Abruzzo che fa ?  Nulla.
Mentre i paesi avanzati puntano sulle energie rinnovabili e calendarizzano la chiusura delle centrali nucleari esistenti, il governo Berlusconi sta procedendo con un costosissimo programma di realizzazione di nuove centrali in Italia. Invece dell’America di Obama, pare evidente che la politica energetica del governo abbia come modello l’Iran di Ahmadinejad.

Come hanno denunciato le associazioni ambientaliste, la procedura prevista dalla Legge 99/2009 presenta profili di incostituzionalità molto forti.

Infatti l’iter previsto per la realizzazione delle centrali scavalca completamente il territorio, compresi Regioni e Enti Locali, e riduce la possibilità di informazione dei cittadini fino ad arrivare a militarizzare gli impianti la cui localizzazione, occorre ricordare, è previsto che sarà proposta da imprenditori privati.

Il WWF ha scritto agli assessori e ai Presidenti di tutte le Regioni italiane per segnalare la scadenza del termine per i ricorsi alla Corte Costituzionale.

Ben 8 regioni (Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte, Calabria, Marche, Liguria, Umbria e Lazio) hanno già deciso di fare ricorso alla Corte Costituzionale sulla questione della localizzazione di impianti nucleari.

Altre due regioni, Basilicata e Sicilia, hanno annunciato che faranno altrettanto. Persino il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato un ordine del giorno unitario che “vieta sotto ogni forma la costruzione di centrali nucleari in Sardegna e lo stoccaggio delle scorie altrove prodotte o derivanti da centrali in altri luoghi costruite”.

L’Abruzzo è tra le pochissime regioni che non si sono attivate per contrastare una norma pericolosissima, al di là delle opinioni sulla scelta nucleare, perché cancella ogni possibilità dei territori di esprimersi sulle localizzazioni.

E’ triste che la “regione verde”  non sia in prima fila in questa battaglia democratica.

Non vorremmo che, considerata la predisposizione della giunta regionale a fare da hostess a Berlusconi, la nostra regione o il vicino Molise divengano siti interessanti per posizionare una delle 10 centrali previste.

 Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

Marco Fars, segretario regionale PRC

P-S.:  sulla questione ho presentato un’interrogazione al Presidente Chiodi

i possibili siti… http://www.jacopofo.com/node/4446

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