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Biomasse a Bazzano(AQ): benvenuta inchiesta magistratura

no inceneritore bazzanoQualsiasi cittadino onesto e che tenga all’ambiente e alla salute non può che salutare con gioia l’inchiesta della magistratura sul progetto della centrale biomasse di Bazzano (Aq).
Ricordo che presentai nel settembre 2013 una dettagliata interrogazione all’allora Presidente Chiodi in cui illustravo un lunghissimo elenco di criticità.
Proprio a partire dalla vicenda di Bazzano facemmo presente l’assurda situazione abruzzese con un proliferare esagerato di progetti di centrali a biomasse e riuscimmo a far approvare in Consiglio regionale nell’aprile 2014 una moratoria alle nuove autorizzazioni che fu dopo poche settimane revocata con un blitz bipartisan di PD e Forza Italia.
Anche in questo campo il nuovo governo regionale di D’Alfonso non ha portato alcuna discontinuità rispetto alle precedenti giunte.
Benvenuta l’inchiesta della Procura ma rimane amarezza per l’intreccio politica-affari e incompetenza della politica che ha consentito di disseminare autorizzazioni per una quantità di bruciare una quantità di biomasse enormemente superiore a quelle che l’Abruzzo produce.
Nulla di ecologico quindi in questo business in assenza di pianificazione e programmazione, ma molto denaro pubblico sperperato per incentivi che andrebbero indirizzati verso un’autentica riconversione ecologica.

Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista
di seguito il comunicato dell’inossidabile Antonio Perrotti che è stato ed è il principale protagonista della battaglia contro questo progetto (approfitto per ricordare che Antonio è oggi in pensione ma che per anni come dirigente regionale, nonostante competenza a e onestà indiscusse, è stato oggetto di un’autentica e prolungata discriminazione da parte della politica di centrosinistra e centrodestra che riteneva più “affidabile” il super-direttore Sorgi):

COMUNICATO STAMPA 17.8.2015

Non possiamo che salutare  positivamente l’iniziativa presa dalla Procura di Pescara . ancora una volta siamo costretti a sperare che gli “organi di vigilanza dello Stato” vengano a ristabilire le regole della democrazia e della trasparenza delle procedure reprimendo abusi di potere,elusioni, omissioni di atti di ufficio e…voto di scambio o..peggio concussioni.

La vicenda delle centrali a biomasse meritava da tempo una tale  attenzione …ma vani erano stati fin’ora i  tentativi in tal senso….

L’Agenzia regionale per l’energia nel concedere le decine di Autorizzazioni semplificate per (cosidette) Centrali a biomasse , non si era sentita in dovere di approfondire e verificare la disponibilità delle “millantate” quantità di biomasse vergini , non aveva ritenuto opportuno sentire la Forestale e tantomeno Parchi e Amministrazioni Separate per l’Uso civico (competenti sui boschi ).

Né tantomeno si era preoccupata del fatto che all’altro sportello quello del Comitato VIA  su tutte le Centrali anche quelle di   1 MW veniva ,(in base alla prescrizione della Misura MD7 del Piano Regionale) sempre prescritto il recupero dell’80 % del calore prodotto  che non può essere disperso pena la diseconomicità completa dell’impianto.

La stessa ARAEN, in presenza di un megavano seminterrato a -5 dal piano campagna e dell’impianto di teleriscaldamento (complementare ed obbligatorio  alla centrale per quanto sopra detto), forse per carenze tecniche non si era sentita in dovere di convocare l’Autorità di Bacino o il G.C. regionale.

Nel frattempo l’Autorità di bacino, il  Genio Civile regionale e la stessa forestale ( che da anni continuano a bocciare piccoli piani seminterrati per case e stabilimenti produttivi), più volte sollecitati sulla questione specifica …non si erano sentiti in obbligo di intervenire ed esprimere il loro autorevole PARERE.

In tale quadro di omissioni non va dimenticato che su tutte tali centrali pur interferenti  per l’approvigionamento delle biomasse e per i fumi con il sistema delle aree SIC, ZPS e Parchi , la Regione non si è fatta carico di promuovere almeno una VAS, ne tantomeno, i Comuni  delegati alla Valutazione di Incidenza si sono fatti carico di verificare le interferenze con tale sistema come detta la specifica Direttiva Comunitaria. (A tale riguardo segnaliamo che è già stata avviata una Procedura di Infrazione !!).

Sarebbe auspicabile che su tutta la vicenda venga finalmente fatta una PERIZIA tecnica d’ufficio che sveli la debolezza dei dati forniti e  la falsità di tante autodichiarazioni.

Per quanto sopradetto non ci resta che sperare  in esiti efficaci dell’inchiesta che permettano  di dare atto del “bluff energetico biomasse”, configurando il SISTEMA … i personaggi principali.. scambi … e assunzioni fasulle.  Un caldo e cordiale invito particolare  rivolgiamo all’ottima Corte dei Conti  acchè  intervenga preventivamente su un’operazione che economicamente  non ha senso  e che solo dopo a riconversione  da biomasse a CSS   diventerà economica e remunerativa .

 arch. Antonio Perrotti

un’intervista a Antonio del 2013:

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