“Come puoi giocare a pallone a mille metri da un centro di tortura?” Johan Cruyff RIP
Non sono mai stato un appassionato di calcio ma la nazionale olandese di Cruyff è per me un mito degli anni ’70 assai caro, un pezzo di immaginario che mi porto dentro. Come Matteo Guarnaccia ci ricorda su fb “gli anni della Amsterdam hippie coincidono con le fortune della nazionale di calcio e della squadra cittadina, l’Ajax. I calciatori olandesi, tutti naturalmente capelloni, scandalizzano il mondo perbenista dello sport, inaugurando l’abitudine di portarsi in ritiro le mogli e le fidanzate” (da Amsterdam, Gioco, Magia, Anarchia). Negli anni ’60 i provos fecero uno manifesto con la foto di Cruyff e la scritta “Meglio con i capelli lunghi che con la vista corta”.
Johan Cruyff è morto oggi di cancro proprio nel giorno del 40° anniversario del colpo di stato che porto i militari al potere in Argentina e l’inizio di una dittatura anticomunista ferocissima che si rese responsabile di decine di migliaia di desaparecidos.
La bolivariana teleSUR English ha reso omaggio al grande campione ricordando che Cruyff si rifiutò di partecipare alla Coppa del Mondo del 1978 in Argentina per denunciare il fatto che la giunta militare stava sistematicamente torturando e facendo scomparire la propria gente. Boicottando le finali di Coppa del Mondo Cruyff probabilmente fece perdere la coppa alla sua squadra e al suo paese, ma mise in evidenza la situazione di migliaia di giovani uomini e donne che erano stati torturati e uccisi durante la dittatura.
Massimo rispetto. RIP
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