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Bici gratis sui treni in Abruzzo: finalmente si dà attuazione alla mia norma del 2012. Ma gli utenti non lo sanno

treno_biciFinalmente da dicembre Regione Abruzzo e Trenitalia hanno dato attuazione alla norma che feci approvare nel 2012 che prevedeva il trasporto gratuito sui treni regionali delle biciclette al seguito dei viaggiatori. Presentai la proposta raccogliendo la sollecitazione del Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano.
Ci sono voluti 5 anni ma alla fine la misura si è concretizzata ed è stata inserita nel contratto di servizio 2017 con Trenitalia (che ancora non si trova sul sito della Regione e di Trenitalia).

Purtroppo Regione e Trenitalia non hanno pubblicizzato tale opportunità e da dicembre 2016 a fine di gennaio solo in ventotto hanno usufruito del servizio, secondo i dati forniti non a caso dalla Fiab.
Ora è bene diffondere la notizia e verificare che il servizio funzioni davvero.
Si tratta di un’opportunità per favorire il cicloturismo ma anche per rendere più vivibili le nostre città.
Incentivare l’intermodalità e l’uso della bicicletta da parte di lavoratori e studenti nei percorsi casa-lavoro-studio fa bene alla salute di cittadine e cittadini e rende meno inquinata l’aria che respiriamo.
Essendo il cicloturismo un settore in fortissima espansione è importante valorizzare questa misura con la dovuta informazione e anche con il coordinamento con le altre regioni dell’Adriatico e il Lazio. Purtroppo in questi due anni e mezzo il presidente D’Alfonso si è tenuta stretta la delega al turismo senza combinare nulla e nonostante le bellezze naturalistiche e storiche della nostra Regione siamo in fondo alla classifica.

Rimane il problema che con i tagli contenuti nello stesso Contratto di servizio sottoscritto dalla Regione diventa a volte una fatica trovare il treno su cui far salire bicicletta.

Sulla linea adriatica molti treni transitano ma non si fermano. Con i nuovi orari molte stazioni di città importanti quali Silvi, Francavilla, Montesilvano hanno perso treni in orari e tratte importanti.
Per non parlare della Sulmona-L’Aquila, una linea ferroviaria che oltre ad avere una funzione di collegamento fondamentale per studenti e pendolari, attraversa un’area di grande pregio naturalistico, il Parco Regionale Sirente-Velino e la valle dell’Aterno: ogni anno la tratta viene sistematicamente chiusa ad agosto con grave danno al turismo “verde” della zona, che l’uso della bici incentiverebbe senz’altro in maniera significativa.
Sulla Pescara-Roma che ha visto anche un aumento tariffario di circa € 2 per l’intera tratta, da dicembre sono in vigore degli orari che penalizzano di molto quanti dalla Capitale vogliano raggiungere l’Abruzzo. Non c’è infatti un collegamento utile che permetta di arrivare da Roma al mattino: il primo in partenza è addirittura alle 14:30, con arrivo sulla costa Adriatica alle 18:00! Davvero una abnorme assurdità, specie se vista in chiave turistica: di fatto si chiudono le porte al più grande bacino d’utenza italiano, a due passi da casa nostra.
Il problema dell’offerta inadeguata di trasporto ferroviario in Abruzzo rappresenta una delle maggiori criticità con cui la nostra Regione dovrebbe fare i conti aprendo un confronto serrato con Trenitalia e contestando un’impostazione nazionale bipartisan che penalizza il nostro territorio e più in generale il trasporto pubblico come servizio. Anche in questo campo questo governo regionale non ha invertito tendenza.

Maurizio Acerbo, ex-consigliere regionale Abruzzo – Rifondazione Comunista

P.S.: va rilanciata anche la lotta per il trasporto bici sui bus urbani e extraurbani (una mia vecchia proposta che tutti dicevano di condividere ma che non hanno attuato)

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