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Anche l’aeroporto d’Abruzzo a Toto? D’Alfonso spudorato

toto dalfonsoE’ davvero incredibile la spudoratezza con cui un presidente di Regione come Luciano D’Alfonso ci comunica di avere intenzione di privatizzare l’aeroporto d’Abruzzo e in particolare di star pensando alla nota impresa rispetto alla quale si  è autodefinito “damo di famiglia” per giustificare “regali” ricevuti.

Mentre l’Abruzzo crolla D’Alfonso continua a pensare a operazioni con Toto. Dopo il mega-progetto autostradale ora è la volta dell’aeroporto. Il presidente D’Alfonso rilascia dichiarazioni mettendo le mani avanti perché sa benissimo quanto sia spregiudicato quanto afferma. D’Alfonso è ancora coinvolto in un procedimento giudiziario per un appalto dei Toto (quello dell’inchiesta sulla “mare-monti” che scaturì dalle proteste di Rifondazione e WWF). Finirà a tarallucci e prescrizione ma indica chiaramente il genere di conflitto d’interessi che c’è tra il ruolo politico di D’Alfonso e quello di “amico” della famiglia. Ovviamente D’Alfonso ci spiegherà che in realtà sono i suoi amici Toto che fanno un piacere all’Abruzzo! Con la tipica faccia tosta a cui ci ha abituato D’Alfonso dà l’annuncio «senza provare alcuna difficoltà» e ci dice di puntare su Toto quale «persona esperta e mossa da autorevole e identica ambizione».

Non mi sembra che il popolo italiano e abruzzese abbia ricevuto molti vantaggi dalle operazioni aeronautiche di Toto come d’altronde dalla sua gestione autostradale. Suona perlomeno offensivo che il presidente della Regione Abruzzo poi lo riporti nell’aeroporto dove ricordo si è consumata la vicenda dell’AirOne Tecnich: il Centro di assistenza e manutenzione per aeromobili presso l’aeroporto di Pescara. Ricordo che i tecnici specializzati – formati a spese della Regione Abruzzo – abbandonati quando Toto entrò in Alitalia, 80 lavoratori finiti senza lavoro e ora pare anche senza ammortizzatori sociali.

Soltanto in una repubblica delle banane uno come D’Alfonso dopo le vicende emerse in processi e inchieste sarebbe stato candidato presidente. Mi complimento con tutta la finta sinistra che lo ha sostenuto e continua a sostenerlo.

Premesso che non sono favorevole alla cessione di quote a privati e che penso che le regole europee vadano contestate perchè volte a imporre privatizzazione (e ci sono margini per farlo) segnalo che è particolarmente surreale che avendo l’obbligo di gara si faccia riferimento PRIMA a un’impresa precisa.

Dopo l’autostrada che fu regalata a Toto quando D’Alfonso era presidente della Provincia e il centrosinistra governava a Roma ora sarà la volta dell’aeroporto?

Spero che una rivolta morale degli abruzzesi fermi questa operazione.

Maurizio Acerbo, segreteria nazionale PRC-Se

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