Tornato a Pescara dopo la meravigliosa manifestazione antirazzista di Milano apprendo dell’aggressione omofoba ai due ragazzi gay sulla riviera e di una nuova aggressione stanotte davanti a un locale del centro storico ai danni di due giovani finiti al pronto soccorso.
In questo caso gli aggressori oltre ad autodefinirsi razzisti hanno ostentato saluti romani e inneggiato al duce.
Il circolo Arci Scumm in via delle Caserme davanti al quale è avvenuta l’aggressione è già stato oggetto di altre incursioni di questi neofascisti.
Non è la prima volta che accade in giro per la nostra città . Sovente gli aggrediti non denunciano.
Non è tollerabile che a Pescara circolino uno o più gruppi di squadristi dediti alle aggressioni violente.
Le forze dell’ordine e la magistratura hanno il dovere di individuarli, punirli e affidarli alle cure di qualche assistente sociale o psichiatra.
Questi episodi se non affrontati con decisione possono condurre a tragedie. Ricordo il rifugiato nigeriano ammazzato a Fermo, i due assassinati a pugni a Chieti.
La nostra Repubblica è fondata sulla Costituzione nata dalla Resistenza.
E’ compito delle istituzioni garantire la convivenza civile e la sicurezza dei cittadini.
Invito il sindaco a chiedere immediatamente la convocazione del tavolo per l’ordine e la sicurezza mettendo al centro la questione.
Pescara ha una lunga tradizione di tolleranza e confronto sempre tenuto sul piano del rispetto e della nonviolenza.
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