Di fronte alla campagna politica e mediatica volta a delegittimare l’operato della Procura della Repubblica di Pescara sentiamo il dovere di esprimere pubblicamente la nostra solidarietà ai magistrati pescaresi a cui va il ringraziamento degli abruzzesi onesti.
Non ci stupisce che il PDL conduca questa campagna di delegittimazione. Ci appare grave che parlamentari del PD si associno a tale opera, mentre in Parlamento si approva il processo breve.
E’ piuttosto evidente che il caso Abruzzo e la vicenda giudiziaria dell’ex-governatore vengono utilizzati per tentare di dimostrare la fondatezza dell’offensiva berlusconiana contro la magistratura e lo stato di diritto.
Riteniamo irresponsabile questa opera sistematica volta a seminare sfiducia nella magistratura al fine di creare un clima d’opinione favorevole alle iniziative legislative del governo.
In uno stato di diritto la presunzione di innocenza vale per tutti i cittadini indagati, l’obbligatorietà dell’azione penale vale per tutti i magistrati che svolgono correttamente il compito che gli assegna il nostro ordinamento.
Noi non abbiamo alcuna nostalgia per i “porti delle nebbie†e le inchieste insabbiate quando toccavano i piani alti della politica*.
Maurizio Acerbo, capogruppo PRC Regione Abruzzo
Antonio Saia, capogruppo PdCI Regione Abruzzo
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