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Che fine ha fatto la casa famiglia di via Aldo Moro?

La legge Basaglia è del 1978, ma dalle nostre parti non è mai

stata effettivamente attuata. Oggi sul Centro è uscito un articolo su una mia

interrogazione relativa alla mancata attivazione di una “casa famiglia” a

Pescara.

Malati psichiatrici, polemica di Acerbo 

 Interrogazione sul progetto bloccato di un centro in via Moro 

 PESCARA. Scoppia la polemica sui ritardi nell’attivazione del «Gruppo appartamento» per i malati psichiatrici. Il consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo ha presentato un’interrogazione in Comune per sapere che fine abbia fatto il progetto per la realizzazione di una struttuta in via Aldo Moro.

 «A Pescara», dice Acerbo, «le strutture territoriali previste dalla legge Basaglia non sono mai state realizzate con grande gaudio per i gruppi della sanità privata. I progetti si arenano sempre. E’ stato così per l’ex hotel Paradiso e rischiamo che accada la stessa cosa per il Gruppo appartamento». Da qui, la decisione di presentare un’interrogazione per avere notizie sul progetto di cui «si sono perse le tracce».

 «Si tratta del Gruppo appartamento», spiega il consigliere nell’interrogazione firmata anche dal segretario del circolo Gramsci Viola Arcuri, «che Asl e Comune avrebbero dovuto attivare in un locale di proprietà comunale sito in via Aldo Moro. Appare grave che una delle poche iniziative dell’ente locale sul piano della salute mentale si sia arenata».

 «In data 29 maggio 2009», si legge, «la giunta comunale approvava una delibera avente oggetto “Azione di piano per la salute mentale”. Tale delibera prevedeva di attivare sul territorio un Gruppo appartamento per malati psichiatrici. Nel protocollo d’intesa con la Asl, allegato alla delibera, il Comune si impegnava a mettere a disposizione l’immobile e ad effettuare a proprie spese la messa a norma della struttura, a provvedere all’arredamento e alla gestione. Mentre la Asl si impegnava a garantire con proprio personale le attività a carattere sanitario. Il costo complessivo del progetto era stimato in 83.333 euro».

 da IL CENTRO, LUNEDÌ, 8 FEBBRAIO 2010

il testo dell’interrogazione: http://62.149.226.72/rifondazionepescara/modules.php?name=News&file=article&sid=3379

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