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ASL DI PESCARA: “SILENZIO! IL NEMICO TI ASCOLTA”‏

tacete1BOCCHE CUCITE ALLA ASL DI PESCARA

 In una Regione martoriata da sprechi, clientele e ruberie nel campo della sanità ci si aspetterebbe il massimo di trasparenza da parte di chi è stato chiamato a dirigere le ASL.

Non la pensa evidentemente così il direttore generale della ASL di Pescara che ha inviato nei giorni scorsi direttori, primari, responsabili di dipartimento, dirigenti amministrativi, ecc. una nota con cui intima il silenzio stampa.

Per dirla con un manifesto di altri tempi: “silenzio, il nemico ti ascolta”.

Vietato rispondere a domande di giornalisti e se proprio lo si ritiene indispensabile va comunicato al direttore generale con un preavviso di almeno 5 giorni.

Si tratta, sia chiaro, di un ordine non di un cortese invito.

Ricordo al manager e a chi l’ha nominato che la ASL è un’azienda pubblica e che è interesse della collettività sapere cosa accade nel mondo della sanità pescarese.

La vicenda è particolarmente inquietante visto che la ASL pescarese è in questo momento sottoposta a una certa attenzione da parte degli inquirenti.

Qualcosa non va se si dimette un direttore amministrativo nominato da pochi mesi e se il direttore generale “blocca” un appalto miracolosamente lievitato di qualche milione di euro.

Chiederò con una interrogazione al presidente Chiodi e all’assessore Venturoni di chiarire se condividono questa iniziativa del manager.

E’ bene che la stampa tenga gli occhi bene aperti su ciò che accade alla ASL di Pescara perché l’informazione è un indispensabile strumento di prevenzione dei fenomeni di malcostume amministrativo.

I cittadini hanno il diritto di sapere cosa accade dentro un’azienda, come la ASL, i cui costi pagano loro.

 

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

1 comment to ASL DI PESCARA: “SILENZIO! IL NEMICO TI ASCOLTA”‏

  • Mi spiace Maurizio, ma non mi sembra giusto che continuiate a proporre l’assunzione dei lavoratori di villa pini nel pubblico, cosi’ da un giorno all’altro.
    Non e’ giusto, corretto e sopratutto come ha ricordato Chiodi, legale.
    Questo non vi fa onore, voi che parlate di legalita’. Non metto in dubbio che il problema dei lavoratori di villa pini e’ serio e merita risposte veloci, ma non e’ cosi che si risolvono i problemi! Allora proponete un concorso pubblico PER TUTTI, cosi anche i 2000 infermieri che sono sparsi in tutta italia, che stanno facendo sacrifici enormi da anni in attesa di tornare a vivere e lavorare in abruzzo, possano parteciparvi. Le regole vanno rispettate, e non possono essere scavalcate cosi, provocando anche dei danni nei nostri confronti. E poi sa che le dico, che dalle marche in su fanno tanti concorsi per medici, infermieri e ausiliari.
    COME LE HO FATTE IO E TANTI ALTRI LE VALIGIE, LE POSSONO FARE ANCHE I LAVORATORI DI VILLA PINI. E NON RISPONDETEMI SEMPRE CHE NON TUTTI POSSONO!!! SE VOLETE LAVORARE GUADAGNATEVI IL POSTO ONESTAMENTE!

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