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Fermare la chiusura dei centri San.Stef.A.R.

villa_pini_protesta3INTERVENIRE SUBITO

PER FERMARE

LA CHIUSURA DEI CENTRI

SAN.STEF.A.R.

  L’assessore Venturoni ha ieri ribadito durante il Consiglio Regionale che va garantita la continuità terapeutica dei trattamenti riabilitativi e che, quindi, i lavoratori devono proseguire l’attività lavorativa presso i centri San.Stef.A.R. sparsi in tutto l’Abruzzo.

 

Nel mentre la Regione provvede a garantire la retribuzione a questi lavoratori/trici che non possono usufruire della copertura della cassa integrazione (impegno assunto ieri all’unanimità dal Consiglio regionale), torno a far presente che vi è anche un altro problema da risolvere finora purtroppo sottovalutato.

 

Si dà il caso che ieri abbia chiuso i battenti il centro San.Stef.A.R. di Chieti perché il proprietario è rientrato in possesso dell’immobile.

 

Purtroppo tra i tanti creditori della famiglia Angelini pare ci siano anche i proprietari dei locali che ospitano i centri per la riabilitazione.

 

I lavoratori e i sindacati da mesi lanciano l’allarme, ma evidentemente per la solita sciatteria nessuno in Regione si è attivato per ottenere un rinvio dello sfratto.

 

Come ho già richiesto nel corso della seduta odierna della V commissione, invito la Giunta Regionale ad attivarsi immediatamente per la riapertura del centro San.Stef.A.R. di Chieti.

 

Immaginavo che questa mattina qualcuno dalla Regione Abruzzo contattasse il sindaco di Chieti per concordare le iniziative da intraprendere, invece a contattare Francesco Ricci è stato solo il sottoscritto.

 

Dopo il consiglio regionale di ieri ci si sarebbe aspettati un qualche segnale di ravvedimento operoso rispetto alla gestione piuttosto raffazzonata di una vicenda assai complessa come quella del Gruppo Villa Pini!

 

Faccio presente che la medesima situazione determinatasi a Chieti potrebbe ripetersi a breve nel resto della Regione, sicuramente a Pescara secondo quanto riferivano ieri in Consiglio i dipendenti San.Stef.A.R.

 

Evitare la chiusura dei centri è possibile perché vi sono ragioni di interesse pubblico, come la continuità terapeutica dei trattamenti per i pazienti, che giustificano il rinvio degli sfratti.

 

Lancio pubblicamente l’allarme perché non vorrei che si ripetesse quanto già accaduto a Chieti.

 

Il Presidente Chiodi e l’assessore Venturoni, spero che si attivino immediatamente per una ricognizione della situazione nei vari centri San.Stef.A.R. e per ottenere il rinvio di ulteriori sfratti.

 

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

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