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Questo pomodoro avrà più fan di Silvio Berlusconi. Una curiosa coincidenza…

manifesto 70x100 campagna elettorale 2006

 

 

 

 

 

 

manifesto 70x100 campagna elettorale 2006

Leggo sul sito dell’Espresso un articolo dal titolo LA  PROTESTA SI TINGE DI ROSSO sul gruppo nato su facebook “Questo pomodoro avrà più fan di Silvio Berlusconi” che al momento ha raggiunto 574.536 fan.

Fa piacere che “una delle iniziative di maggior successo” sul social network ricalchi la mia/nostra campagna per le elezioni politiche del 2006.

Ovviamente il merito non è mio, ma di due splendide amiche e compagne, Daniela e Chiara, che la idearono e me la regalarono.

Se le idee dei promotori del gruppo su fb corrispondono davvero a quanto riferisce il giornalista dell’Espresso non lo so.

Se condividiamo l’idiosincrasia per Berlusconi certo non ci avvicina (pur avendo il sottoscritto aderito da settimane su fb) l’ispirazione “antipolitica” che secondo il resoconto giornalistico animerebbe i promotori del gruppo.

Due brevi considerazioni:

1) i tanto vituperati comunisti non sono tanto obsoleti se anticipano di qualche anno i fenomeni che la stampa lancia come the next big thing (ammetto che noi pescaresi siamo rifondaroli sui generis);

2) costituisce un affronto all’onorabilità e all’identità del pomodoro, che è notoriamente “rosso fuori e rosso dentro”(come recitava un claim della nostra campagna), sentenziare che la sua caratteristica sia di essere “nè di destra, nè di sinistra” come vuole l’ideologia dominante di cui si può essere imbevuti anche se ci si considera molto “contro”.

 

2006-5Questo era il 6×3 che affiggemmo a Pescara (a dire il vero uno solo per carenza di fondi e in uno spazio offerto gratuitamente da un amico tabaccaio che aveva installato su un pezzettino di terreno in via Gobetti un mega tabellone pubblicitario non so se abusivo).

Se andate sulla pagina facebook citata vi accorgerete della assoluta coincidenza.

 Non ho a disposizione in questo momento i file delle cartoline che realizzammo all’epoca della campagna ma la FOTOGALLERIA le ricalca assai fedelmente.

Persino lo slogan “una passata li seppellirà” è identico a quello che mettemmo su una delle cartoline.

Non sostengo che questi baldi giovanotti ci abbiano copiato e comunque non ci piace il copyright. Semplicemente c’è stata una sintonia telepatica tra persone che trovano insopportabile e indecente questo paese e vorrebbero cambiarlo (magari sul come siamo ugualmente confusi).  

Sempre più mi convinco che il pomodoro potrebbe essere un bel simbolo per un nuovo soggetto politico della sinistra che sappia mettere in rete le diverse energie, culture e sensibilità e che sia effettivamente alternativo a questo sistema politico alla frutta.

Ve lo immaginate un partito del pomodoro che sostiene De Luca? Impossibile! I dirigenti diventerebero immediatamente bersaglio del lancio di pomodori della base infuriata (altro che delega in bianco, ti spiaccico un pomodoro sulla faccia!).

Il pomodoro si addice alla pratica di movimento e al conflitto sociale (rendendolo praticabile anche ai nonviolenti): i mezzibusti televisivi annuncerebbero nei tg che i manifestanti hanno risposto alle cariche della polizia con lanci di pomodori suscitando l’ilarità solidale dei telespettatori che morirebbero dalla voglia di unirsi alla festa.

Il pomodoro sii addice al partito sociale e ai gruppi di acquisto.

Dopotutto in Olanda un partito del pomodoro già c’è e pare che vada anche alla grande.

Dei Verdi tedeschi, quando erano la realtà più viva della sinistra alternativa europea, gli avversari conservatori invitavano a diffidare perchè come i pomodori maturando sarebbero diventati rossi (insomma sotto sotto gli ecologisti erano i soliti comunisti extraparlamentari di Rudi Dutscke).

Il pomodoro è così rosso che non dà l’idea che vuoi svendere storia e memoria, anzi pare che contenga una gran quantità di antiossidanti che aiutano a mantenerle in forma.

E’ rosso-verde come qualsiasi movimento che si rispetti di questi tempi.

E’ giocoso, ribelle, libertario e antipartitocratico: non vi viene voglia di lanciare qualche pomodoro addosso ai tanti (pre)potenti in circolazione?

Uno slogan che mettemmo da parte per una nuova onda era, se ricordo bene, Tiragli un pomodoro! Magari accostato alle facce di Berlusconi o di un D’Alema (ma la lista dei meritevoli sarebbe molto lunga) farebbe la sua porca figura.

Magari anche i tipi che hanno creato sto gruppo su fb ci farebbero un pensierino.

 

 

 

 

 

 

 

 

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