Tutti dicono di non voler mettere le mani nelle tasche dei cittadini, ma poi accade sistematicamente il contrario.
In tempo di crisi non è socialmente accettabile l’aumento delle tariffe, in particolare se si tratta di quelle dell’acqua.
I cittadini non possono essere chiamati a ripianare i costi della cattiva politica.
 Â
Lunedì 24 maggio l’assemblea dei sindaci dell’ATO di Pescara è chiamata a esprimersi sulla proposta di revisione tariffaria proposta dal commissario straordinario Ing. Pierluigi Caputi nominato dalla Regione.
Â
Sentiamo l’urgenza di lanciare pubblicamente l’allarme prima che un voto bipartisan sancisca l’ennesima fregatura ai danni dei cittadini.
Â
Quello che si evince dalla lettura della relazione del commissario, che il sindaco avrebbe fatto bene a far distribuire ai consiglieri comunali, è che esce confermato il quadro denunciato per anni da Rifondazione Comunista relativamente alla gestione dell’ACA e dell’ATO.
Â
La situazione è così dipinta: “mancata revisione triennale del Piano d’Ambito risalente al 2003 e di scarsa qualità â€, “mancato aggiornamento annuale del programma degli interventiâ€, “bassa capacità di investimento e consistenti perdite del gestore a fronte della COSTANTE CRESCITA DEI COSTI OPERATIVIâ€, “assenza di penalità per ilmancato raggiungimento degli obiettivi programmatiâ€, “AMBIGUITA’ DEL RUOLO DEI SINDACI con situazioni di CONFLITTO DI INTERESSEâ€, “mancanza di controllo sulla gestione della società affidataria del Servizio idrico integrato nonostante le competenze ed i poteri di controllo e vigilanza riconosciuti dalla legge all’Ente d’Ambitoâ€.
Â
A proposito dell’ACA spa si sottolinea “una ERRATA PROGRAMMAZIONE DELLA NECESSITA’ DI PERSONALE rispetto alla reale esigenza per la gestione del servizio che ha sottratto le risorse per ridurre le perdite e fare gli investimentiâ€, “l’aumento di costi operativi e l’assunzione di personale prima di avere certezza dei ricavi programmati ha portato a rilevanti perdite…Errori gestionali che in una società privata avrebbero portato al fallimentoâ€.
Â
“Nonostante il consolidamento di minori fatturati il trend di crescita dei costi operativi e del personale non si è fermatoâ€.
Â
I costi operativi sostenuti risultano sempre maggiori rispetto alle previsioni a causa di aumento dei costi del personale (nuove assunzioni) e “AUMENTO DEI COSTI DI ESTERNALIZZAZIONE di attività (non conforme con l’aumento dei costi per il personale  in quanto se si esternalizza un servizio si presume una minore necessità di personale)â€.
Â
NON CI VENGANO A DIRE CHE L’AUMENTO DELLE TARIFFE SERVE PER GARANTIRE GLI INTERVENTI:
soltanto il 3,70% di quanto pagheranno i cittadini nel 2010 finanzierà gli investimenti!
Â
“Dal bilancio 2008 di ACA emerge che i ricavi coprono a malapena i costi totali di produzione, lasciando sostanzialmente scoperti investimenti, remunerazione, mutui ATO (che tra l’altro l’ENTE d’Ambito non avrebbe dovuto accendere) e Comuniâ€.
Â
Inoltre “non è mai esistito un sistema di misurazione applicabile al raggiungimento degli obiettivi impedendo di fatto l’applicazione delle sanzioni previste nel Contratto di Servizioâ€.
Â
Â
IN QUESTO SCENARIO E’ INACCETTABILE L’AUMENTO DELLA TARIFFA DA 1,03 A 1,30 a mc
(lascio a voi il calcolo della percentuale dell’aumento).
Â
Se il piano d’ambito è di scarsa qualità come scrive il commissario bisogna verificare l’entità e l’utilità degli investimenti programmati.
Se i costi di gestione sono il problema principale bisogna prima procedere a una riduzione drastica.
Â
NON DEVONO ESSERE I CITTADINI A PAGARE CLIENTELE E SPRECHI!
Â
Il commissario scrive che è indispensabile “una severa politica di riduzione dei costiâ€, siamo d’accordo. E’ ora di cominciare a partire dalla verifica della legittimità delle assunzioni clientelari di questi anni, dei costi delle esternalizzazioni e degli appalti.
 Nei prossimi giorni presenteremo la nostra proposta di legge regionale di riforma del servizio idrico e di ri-pubblicizzazione.Â
Come prevedono anche i quesiti referendari bisogna eliminare le spa dell’acqua!
MAURIZIO ACERBO
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.