E’ cominciato oggi il confronto in II commissione il confronto sul “testo unico†per l’edilizia elaborato dal direttore Sorgi, assessore-vicario all’urbanistica visto che la delega è di Chiodi che ha troppe gatte da pelare.
Il testo è sottoscritto dal PDL e, come al solito, da Caramanico del PD (spero a titolo personale).
Come ho evidenziato nel corso dei lavori si tratta non di un testo che riordina la normativa vigente, ma di un complesso di norme che non migliora il vecchio ma aggiunge elementi nuovi assai pericolosi.
Innanzitutto va osservato che il progetto di legge non contiene regole che consentano lo snellimento reale delle procedure edilizie né una semplificazione normativa e tantomeno prevede un incremento delle attività di controllo.
In compenso introduce un premio volumetrico generalizzato del 20% dei volumi edificabili senza nemmeno i limiti posti dal “piano Casaâ€, anzi esteso anche alla nuova edificazione.
Le stesse norme sui sottotetti differiscono da quelle emanate da tutte le altre regioni e costituiscono un ulteriore regalo ai costruttori e un onere in più per i cittadini che debbono acquistare.
Il risparmio del suolo viene enunciato è soltanto una foglia di fico per giustificare la colata di cemento,  ma non viene in alcun modo perseguito.
 Quello che colpisce è la distanza siderale tra una simile proposta di legge e la sensibilità diffusa ormai trasversalmente nella società che sia indispensabile porre un argine alla cementificazione e alla crescita edilizia.
Questa consapevolezza dell’urgenza di risparmiare suolo e di salvaguardare paesaggio e vivibilità delle città è stata riaffermata autorevolmente nelle settimane scorse persino dall’arcivescovo di Chieti Bruno Forte.
Fortunatamente, dopo i miei ripetuti interventi, ho potuto notare l’emergere di qualche perplessità tra i consiglieri del PDL che spero si traduca nella disponibilità di modificare sostanzialmente il testo Sorgi – Caramanico.
Comunque siamo pronti a una battaglia ostruzionistica a oltranza se si palesasse la volontà di proseguire sulla strada del cemento selvaggio.
 martedì 20 luglio 2010
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
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