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ARRESTO CASALESI SMENTISCE SENATORE PASTORE

pastoreNel congratularmi con la Guardia di Finanza per l’arresto di casalesi all’opera intorno al business della ricostruzione aquilana non posso evitare di ricordare che quanto scoperto dagli inquirenti costituisce la migliore risposta alle corbellerie del senatore Pastore.

L’autorevole esponente del PDL abruzzese, membro tra l’altro della commissione antimafia, dichiarava lo scorso 12 giugno dopo che erano già emerse da tempo tutte le vicende della “cricca” che sulle infiltrazioni mafiose si stava creando “un gran polverone”.

Preannunciava una sua lettera al presidente della commissione antimafia  Pisanu per chiedere che si ponesse fine a queste voci.

Dall’alto della poltrona su cui sonnecchia in attesa degli ordini di Berlusconi il senatore sentenziava che “Certamente non è così, non c’è nessun elemento”.

Credo che il senatore Pastore debba delle scuse agli abruzzesi e agli aquilani e dovrebbe esaminare seriamente l’ipotesi di sue dimissioni da componente della commissione antimafia considerata la manifesta incompetenza di cui ha dato prova.

Sottolineo questo episodio, ma l’elenco delle dichiarazioni di esponenti locali e nazionali del PDL potrebbe essere interminabile, perché l’ atteggiamento di servilismo della classe dirigente del PDL abruzzese costituisce il principale ostacolo alla rinascita dell’Aquila e dell’Abruzzo.

Questo esercito di cooptati dall’alto diffonde cloroformio e rassicurazioni da mesi su qualsiasi tema che possa risultare scomodo ai vertici del loro partito-governo, mentre avrebbero il dovere di porsi alla testa della cittadinanza aquilana nella difesa del diritto alla ricostruzione.

 

Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

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 Segue testo dichiarazioni di Andrea Pastore e mia polemica del 12 giugno scorso.

TERREMOTO: PASTORE, GRAN POLVERONE SU INFILTRAZIONI MAFIOSE COMPONENTE COMMISSIONE ANTIMAFIA,

CHIEDERÃ’ INTERVENTO PISANU (ANSA) – PESCARA, 12 GIU – «Sull’Aquila credo che si stia facendo un gran

polverone, tutto passa per infiltrazioni mafiose. Certamente non è così, non c’è nessun elemento». Lo

ha affermato il senatore del Pdl, Andrea Pastore, componente della commissione Antimafia, a margine di

una conferenza stampa a Pescara. «Si sparano titoli in prima pagina – ha sottolineato – e questo

allontana chiaramente dal territorio aquilano le imprese serie, le imprese pulite e allontana anche

l’interessamento, del tutto legittimo, di chi volesse dare una mano alla ricostruzione aquilana.

Sfido, domani, un politico – ha aggiunto – a prendere il telefono e a nominare la città dell’Aquila.

Potrebbe passare per un traffichino che vuole interessarsi dei fatti degli altri. Così non è però mi

rendo conto che questo rischio potrebbe esserci, con un conseguente pessimo servizio agli aquilani».

Pastore ha annunciato che sulla questione chiederà approfondimenti al presidente della commissione

Antimafia, Pisanu. Il senatore ha poi rivolto critiche su quanto accaduto, ieri, in occasione

dell’inaugurazione del restauro della facciata di Collemaggio. «È del tutto legittima la contestazione

a Letta e Bertolaso – ha detto – ma mettere in secondo piano il fatto in sè e, quindi, la

ricostruzione così simbolica oltre che sostanziale, per privilegiare i cartelli di contestazione mi è

sembrato anche questo un pessimo servizio all’Aquila e agli aquilani». (ANSA).

 

MAURIZIO ACERBO (PRC): IL SENATORE PASTORE INVOCAVA LA MAGISTRATURA CONTRO IL CENTROSINISTRA, ORA DEPRECA IL ‘POLVERONE’

Sabato 12 Giugno 2010

Il senatore Andrea Pastore: lo ricordavamo invocare l’intervento della magistratura contro gli amministratori di centrosinistra, ora depreca il “polverone” suscitato dalle inchieste sul post-terremoto.

Pastore sembra amare i polveroni giudiziari soltanto quando coinvolgono esponenti dell’altro schieramento. Ho la sensazione che a suscitare l’improvviso risveglio del solitamente sonnecchiante senatore PDL siano state le notizie apparse sulla stampa relative al coinvolgimento nelle inchieste del numero 2 del PDL Denis Verdini. Che sia lui il “traffichino” a cui si riferisce Pastore?

E’ davvero incomprensibile questa preoccupazione del senatore Pastore per i rischi derivanti da un uso smodato del telefonino: forse non si è accorto di aver votato al Senato poche ore fa una norma che mette al sicuro i vertici del suo partito e gli imbroglioni di ogni specie da questi spiacevoli inconvenienti. D’ora in poi si potrà ridere dei terremoti senza timore di essere ascoltati!

Singolare anche la filosofia generale del senatore: le notizie relative alle inchieste sulle infiltrazioni mafiose allontanerebbero le imprese serie e pulite! Da un parlamentare abruzzese ci si sarebbe aspettato che, dopo l’emergere dello scandalo della “cricca”, chiedesse a gran voce un inasprimento dei controlli sugli appalti della ricostruzione! Invece il senatore si rivolgerà al presidente della commissione antimafia per chiedere il contrario.

Ma evidentemente i parlamentari abruzzesi del PDL, come anche giunta e consiglieri regionali, si preoccupano soltanto di non irritare i vertici romani.

Un tempo la politica almeno aveva il buon gusto di ripetere la rituale formula “sia fatta piena luce”, ora chiede esplicitamente di spegnere i riflettori per non disturbare il manovratore.

  Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC

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