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La pioggia è naturale, gli allagamenti no.

 

 

 

via del Circuito dopo il temporale

via del Circuito dopo il temporale

Nell’alternarsi delle amministrazioni comunali, dei sindaci e delle relative polemiche un dato rimane certo: ad ogni temporale estivo la città si allaga e Pescara si trasforma in una piccola Venezia. Con la differenza che a Venezia ci sono i canali, da noi i fiumi (vedi foto via del Circuito).

 

La pioggia è un evento naturale, gli allagamenti no.

Queste sono le conseguenze di una politica scellerata e condivisa da quasi tutti che ha portato a una cementificazione selvaggia con la conseguente impermeabilizzazione del territorio e insufficienza delle reti.

Si conferma la validità nel caso in questione del celebre “Piove, governo ladro”.
 
Il ceto politico per anni ha consentito un’urbanizzazione selvaggia clientelare e speculativa che ha prodotto danni di cui poi la collettività deve farsi carico.

allagamenti 4La gran parte dei cittadini ha per decenni applaudito e votato per i responsabili di questa situazione. Chi si è opposto come i verdi (quando c’erano a Pescara) o Rifondazione è passato per giunta per ideologico, estremista, ecc.
 
Purtroppo la variante al Piano regolatore generale voluta da Rifondazione che ha bloccato la cementificazione su quel che resta delle nostre colline è arrivata troppo tardi. Ma va difesa per garantire un minimo di sostenibilità ad una città che si sarebbe voluta completamente cementificata e che invece deve conservare le sue ormai limitatissime aree libere.

La dimostrazione dell’urgenza di salvaguardare queste aree sono proprio i ripetuti allagamenti che interessano molte aree della città: nessuno pare comprendere che è la cementificazione della città a produrre questi fenomeni.
 
Lungi da essere troppo estremista la variante, era in realtà troppo moderata (ma di più con le forze della sola Rifondazione) non potevamo ottenere.
 
Invece di competere tra schieramenti nella realizzazione di marciapiedi a fini elettoralistici bisognerebbe porre mano a un programma di lungo periodo per adeguare le reti.
 
Inoltre bisogna far rispettare, a partire dai lavori pubblici, le norme  sulla permeabilità del suolo anzi renderle più incisive.
 
Inutile dire che bisognerebbe garantire anche la pulizia di tombini e caditoie.
 
Ma prima di tutto bisogna bloccare ogni ulteriore cementificazione del territorio cittadino soprattutto sulle aree collinari.

E se qualcuno dice che siamo estremisti siate squisiti: mandatelo affanculo!
 
allagamenti 3

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