GLI SCHIZZI DI FANGO VENGONO DAL SUO PARTITO
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Il presidente Chiodi si lamenta per gli “schizzi di fangoâ€, il “tritacarne mediatico†e le indiscrezioni che appaiono sulla stampa.
Comprendo i suoi sentimenti di persona che si sente offesa nella dignità e onorabilità .
Nell’esprimere il suo sdegno però Chiodi sbaglia indirizzo.
Non è certo con la stampa che deve prendersela ma con se stesso e con il suo partito.
Non è colpa della stampa né dell’opposizione se il coordinatore nazionale del suo partito Denis Verdini gli passa al telefono l’imprenditore Fusi.
Non è colpa della stampa e dell’opposizione se una “cricca†è sotto inchiesta anche in relazione alla ricostruzione aquilana.
Che intorno al PDL si addensino una miriade di inchieste giudiziarie non è responsabilità certo dei giornalisti e se in giro per l’Abruzzo viene considerata verosimile anche l’ipotesi di un suo coinvolgimento nelle indagini è perchè è diffusa la sensazione che troppe illegalità siano ancora in atto, magari importate dagli ambienti romani che contano.
Se Chiodi non voleva mettere a rischio la propria onorabilità probabilmente non doveva iscriversi al PDL!
Troppo spesso le voci si sono tradotte in fatti giudiziari nella cronaca recente dell’Abruzzo e quindi è fisiologico che la stampa cerchi a volte esagerando di anticipare eventi ritenuti possibili.
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Compito della politica, per svelenire il clima, è quello di essere rigorosa e al di sopra di ogni sospetto.
Chiodi proponendo la nomina a vice-commissario per la ricostruzione di Antonio Cicchetti, condannato nello scandalo della Perdonanza, contribuisce ad alimentare un clima di sospetto.
In Europa o negli Stati Uniti la nomina di Cicchetti sarebbe improponibile la nomina a supercommissario per il più grande cantiere del paese una persona che in anni recenti è stata protagonista di vicende come lo scandalo della Perdonanza.
Personalmente parlo sempre di fatti e non di chiacchiere e illazioni.
La condanna di Cicchetti è un fatto, che Chiodi lo abbia proposto pure.
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Invece di lamentarsi Chiodi dia un segnale forte agli abruzzesi onesti con il ritiro della proposta di Antonio Cicchetti!
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Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
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