La maggioranza di centrodestra è affondata oggi sulla norma che prevede la riduzione di un canone che ancora non ha pagato nessuno.
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La mancanza del numero legale ha determinato lo scioglimento della seduta.
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Segno della fondatezza della nostra battaglia ostruzionistica nonchè dello sfaldamento di una maggioranza allo sbando.
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Riteniamo vergognoso che la maggioranza di centrodestra, con il sostegno del PD, proponga di tagliare un canone per i concessionari di acque minerali introdotto all’inizio dell’anno.Da sempre l’acqua bene comune viene regalata alle imprese che realizzano profitti stratosferici commercializzando le acque in bottiglia.
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Si tratta di un’autentica truffa che Rifondazione e i movimenti per l’acqua denunciano da anni.
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Finalmente la Regione Abruzzo si era dotata di una norma decente e immediatamente si fa marcia indietro.
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Riteniamo assai poco riformista l’atteggiamento del PD che durante la giunta Del Turco impedì l’adozione del provvedimento e ora sostiene la proposta del centrodestra e riteniamo sbagliato e corporativo l’atteggiamento dei sindacati che si sono prestati a questa operazione ingiustificabile.
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Non ci convincono gli argomenti con cui si passa da un canone di 1 euro per mille litri di aqcqua emunta a 0,30 per mille litri di acqua imbottigliata.
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Dicono che altrimentio le imprese che operano in Abruzzo perderebbero competitività rispetto a regioni che colpevolmente evitano di far pagare i signori del business dell’acqua.
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Dimenticano che vi sono però altre regioni che si fanno pagare anche più di quanto preveda il canone abruzzese.
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Quella del centrodestra è una scelta di cedimento a pressioni lobbistiche inammissibili nel momento in cui i cittadini avbruzzesi sono i più tartassati d’Italia per le altissime aliquote IRPEF ecc.
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Rinunciare a un cospicuo introito mentre la Giunta dichiara che non ci sono soldi per il sociale, i disabili, i precari della scuola, ecc. è un’offesa.
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 E’ incredibile la logica per cui si tassano i poveri e i comuni cittadini, menmtre si continuano a fare regali ai ricchi.
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Senza contare che l’impatto ambientale e economico dello smaltimento dell’immensa quantità di bottiglie di plastica immesse sul mercato dalle aziende dell’acqua ricade sulla comunità e lo pagano tutti i cittadini con la TARSU.
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Per questo oggi abbiamo fatto ostruzionismo in aula e domani, in caso di approvazione di questa “porcataâ€, ci faremo promotori di un referendum regionale.
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La mancanza del numero legale ha determinato lo scioglimento della seduta.
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Segno della fondatezza della nostra battaglia ostruzionistica nonchè dello sfaldamento di una maggioranza allo sbando.
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Riteniamo vergognoso che la maggioranza di centrodestra, con il sostegno del PD, proponga di tagliare un canone per i concessionari di acque minerali introdotto all’inizio dell’anno.Da sempre l’acqua bene comune viene regalata alle imprese che realizzano profitti stratosferici commercializzando le acque in bottiglia.
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Si tratta di un’autentica truffa che Rifondazione e i movimenti per l’acqua denunciano da anni.
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Finalmente la Regione Abruzzo si era dotata di una norma decente e immediatamente si fa marcia indietro.
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Riteniamo assai poco riformista l’atteggiamento del PD che durante la giunta Del Turco impedì l’adozione del provvedimento e ora sostiene la proposta del centrodestra e riteniamo sbagliato e corporativo l’atteggiamento dei sindacati che si sono prestati a questa operazione ingiustificabile.
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Non ci convincono gli argomenti con cui si passa da un canone di 1 euro per mille litri di aqcqua emunta a 0,30 per mille litri di acqua imbottigliata.
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Dicono che altrimentio le imprese che operano in Abruzzo perderebbero competitività rispetto a regioni che colpevolmente evitano di far pagare i signori del business dell’acqua.
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Dimenticano che vi sono però altre regioni che si fanno pagare anche più di quanto preveda il canone abruzzese.
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Quella del centrodestra è una scelta di cedimento a pressioni lobbistiche inammissibili nel momento in cui i cittadini avbruzzesi sono i più tartassati d’Italia per le altissime aliquote IRPEF ecc.
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Rinunciare a un cospicuo introito mentre la Giunta dichiara che non ci sono soldi per il sociale, i disabili, i precari della scuola, ecc. è un’offesa.
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 E’ incredibile la logica per cui si tassano i poveri e i comuni cittadini, menmtre si continuano a fare regali ai ricchi.
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Senza contare che l’impatto ambientale e economico dello smaltimento dell’immensa quantità di bottiglie di plastica immesse sul mercato dalle aziende dell’acqua ricade sulla comunità e lo pagano tutti i cittadini con la TARSU.
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Per questo oggi abbiamo fatto ostruzionismo in aula e domani, in caso di approvazione di questa “porcataâ€, ci faremo promotori di un referendum regionale.
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Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC
Antonio Saia, consigliere regionale PdCI
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