La proposta che abbiamo presentato unitariamente come opposizioni sul contenzioso con Caldora è volta ad evitare che una delle aree di maggior pregio ambientale e paesaggistico della città venga deturpata dal cemento.
Invito tutti a sgombrare il campo dalle polemiche di schieramento e a guardare agli interessi a lungo termine della comunità .
Da anni mi batto per la salvaguardia di quel che resta delle pendici collinari e con la variante al PRG proposta da Rifondazione siamo riusciti a vincolarle dopo che per anni si è ritenuto normale consentire la cementificazione.
Ora una sentenza del TAR relativa a vecchie vicende urbanistiche prevede che il Comune debba risarcire la Caldora.
Non sappiamo se al Consiglio di Stato vincerà il Comune o la Caldora. Se l’obiezione dell’assessore Antonelli è solo sulla questione dei tempi e non nel merito della proposta non ci sono problemi.
Intanto possiamo metterci d’accordo su un indirizzo preciso: in caso la giustizia amministrativa confermi che il Comune deve alla Caldora il risarcimento comunque non consentiremo di edificare sulle aree limitrofe a Villa Basile.
La somma fissata dal TAR è ben lontana dalle cifre astronomiche richieste dall’imprenditrice (7 milioni e mezzo).
Come deve fare un’opposizione non demagogica abbiamo individuato la copertura finanziaria e faccio presente all’attuale che si tratta di risorse una tantum che possono essere impegnate senza nulla togliere alla spesa ordinaria e già programmata.
Stanziare un milione di euro per salvare uno dei luoghi più belli della città è una scelta lungimirante se consideriamo che per manifestazioni comunque effimere come festival e concerti estivi il Comune spende somme della stessa entità o che nell’ultimo bilancio sono stati stanziati 400.000 euro per la copertura di un circolo bocciofilo o che la scelta di mettere i tornelli e la relativa vigilanza agli ingressi del Comune verranno a costare sui 250.000 euro.
Si tratta dunque di un investimento sul futuro della città non di uno spreco di denaro pubblico.
Spero che l’attuale amministrazione non voglia passare alla storia come quella che consentì di cementificare i dintorni di Villa Basile.
Ovviamente se vinciamo al Consiglio di Stato saremo tutti più contenti. Nel frattempo mettiamo da parte le risorse per fronte al peggio.
                                                                                                                                       Â
Maurizio Acerbo, consigliere Rifondazione Comunista
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