La battuta di Nichi Vendola su Cuba nel corso dell’affollato comizio romano di domenica scorsa hanno suscitato le ire funeste e l’indignazione di tanti compagne e compagni in giro per l’Italia. Nichi a un certo punto avrebbe esclamato: “Io che ho amato il volto del Che dico che libertà e democrazia sono temi che devono valere anche per Cuba, se non ora, quando?”. Anche a me la battuta di Nichi non è piaciuta. Mi è sembrata troppo facile di questi tempi. Detta con la massima sincerità mi ha ricordato lo stillicidio di “svolte” che dal PCI hanno condotto al Pd, quelle dichiarazioni tipiche del ceto politico ex-comunista volte a sdoganarsi e riposizionarsi. Insopportabili e di solito poco originali! Certo che però certe critiche a Nichi sono francamente incredibili. Da iscritto alla associazione non posso che esprimere perplessità sul comunicato di Italia-Cuba: http://www.italia-cuba.it/associazione/segreteria/comunica_copy(58).htm Si può essere solidali con Cuba senza negare evidenti problemi di carenza di pluralismo politico? Io penso di sì.
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